Quasi 1 casa vuota su 5 in Campania, valori massimi a Benevento

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E’ quanto emerge da un’analisi sulle abitazioni di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con 340 agenzie che propone di incentivare il mercato locativo valorizzando un patrimonio immobiliare nazionale di oltre 7 milioni di case sfitte.

In Campania quasi una casa su cinque è vuota (17,08% per 417.576 abitazioni non occupate) con una concentrazione maggiore nelle province di Avellino e Benevento. È quanto emerge da un’analisi di Solo Affitti. Avellino è la provincia campana con più case vuote (1° posto regionale con il 26% e 56.712 immobili non occupati), seguita da Benevento (2° posto con il 24,48% e 35.155 abitazioni non occupate).Sotto la media nazionale (22,55%) la concentrazione di immobili vuoti nelle province di Caserta (3° posto regionale con il 21,72% e 88.609 immobili non occupati), Salerno (4° posto con il 21,44% e 108.124 case vuote) e Napoli (ultimo posto con l’11,02% e 128.976 abitazioni non occupate).

Se guardiamo alle grandi città italiane, Napoli spicca per l’alto livello di occupazione dellecase con appena il 3,9% e 14.140 abitazioni vuote, insieme a Milano (5,8% e 37.073 immobili) e Firenze (3% e 5.164 abitazioni). Le regioni con più comuni ad alta concentrazione di case vuote sono l’Emilia Romagna, la Sicilia e la Puglia. Ravenna è il primo comune d’Italia per case vuote (28,37% per 27.118 immobili). Seguono Reggio Calabria (2° posto nazionale; 27,3% e 26.214 immobili) e Catania (3° posto nazionale;19,73% e 28.567 abitazioni vuote). Fra le prime dieci città ci sono anche Brescia (6° posto con il 14,7%) e le pugliesi Taranto (9° posto con il 13,6%) e Bari (10° posto con il 12,9%).

“Facciamo in modo che – commenta Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – questo grande patrimonio immobiliare a disposizione in Italia possa soddisfare il fabbisogno abitativo e faccia rivivere i piccoli e medi centri storici del nostro Paese. Occorre un progetto governativo chiaro sulla casa e sulle locazioni attraverso agevolazioni fiscali per proprietari e inquilini, come avviene in tanti altri Paesi europei. Un buon passo in questa direzione è la tassazione fissa al 21% della cedolare secca per i contratti a canone libero e al 10% per i contratti a canone concordato. Occorre, tuttavia, far conoscere di più queste agevolazioni e spingere le amministrazioni comunali a convocare le associazioni di proprietari e inquilini per rinnovare gli accordi sui canoni di locazione. A Milano e Napoli i prezzi degli affitti sono stati aggiornati dopo 10-15 anni e i contratti agevolati faticano a decollare, anche perché i canoni concordati su alcune aree si discostano troppo dai prezzi di mercato, e i benefici per locatari e locatori tardano ad arrivare”.

In Italia sono oltre 7 milioni e 38 mila le case non occupate (22,5% del totale) con una concentrazione maggiore in regioni del Sud come Calabria (2° posto nazionalecon il 38,7% e 481.741 case), Molise (3° con il 36,9% e 73.524 case) e Abruzzo (4° con il 32,7% e 250.038) per effetto dell’emigrazione. Il trend è sviluppato anche in Valle d’Aosta (1° posto in Italia con il 50% per 58.731 immobili) e Trentino Alto Adige (9° con il 27,2% e 156.771) dove abbondano le case di villeggiatura.

Fra le province con più case sfitte, equamente suddivise tra Nord e Sud, spiccano Olbia-Tempio, dove se ne contano oltre la metà (52,88%, più del doppio della media nazionale, e 71.614 abitazioni), Aosta (2° posto con il 50%) e Sondrio (3° posto con il 49,7%). Ci si avvicina alla piena occupazione, invece, in piazze popolose come Firenze (terzultima in Italia con il 10,1%), Monza-Brianza (penultima con il 9,5%) eMilano (ultima con il 6,1% e 87.613 case vuote).



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