Telese. Il 'ribelle' Aceto agita le acque: 'Abituato a dire in faccia quello che penso'

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Gianluca AcetoGianluca Aceto

Il weekend telesino ha portato tempesta negli ultimi scampoli dell’amministrazione Carofano. Mossa politica? Strappo impossibile da ricucire? Proviamo a capirne di più.
Aceto tramite i social network ammette: “Prendo atto della revoca dalla giunta comunale di Telese Terme,  anticipatami telefonicamente da un amico estraneo all’amministrazione ma – evidentemente – meglio informato del sottoscritto. L’atto ufficiale, a firma del sindaco, mi è stato comunicato via PEC alle 18 circa di ieri sera.
Darò conto, nei prossimi giorni, del contributo che ho provato a dare alla Città di Telese in qualità di vicesindaco e assessore, e che continuerò a dare nella veste di consigliere. Ringrazio i consiglieri di maggioranza per il percorso che abbiamo tentato insieme. Ringrazio anche l’opposizione, con cui pure non sono mancati momenti asperrimi.
Ringrazio infine la struttura amministrativa: segretaria, responsabili e dipendenti, con cui abbiamo tentato – con alterne fortune – di organizzare percorsi innovativi ed efficaci. A tutti costoro auguro buon proseguimento di lavoro in questa chiusura di consiliatura”.
Il pomo della discordia per alcuni va ricercato nel momento in cui Aceto scelse di allontanarsi dal consiglio comunale del 30 novembre scorso per la votazione dei debiti fuori bilancio, e la conseguente astensione dal voto anche per il nodo alta velocità, nella mozione fatta dallo stesso ex vice sindaco, o nel mancato appoggio durante la scorsa tornata elettorale per le Provinciali che ha visto Aceto tornare tra gli scranni di della Rocca dei Rettori oppure nei solchi che iniziano a tracciarsi in viste delle prossime elezioni comunali.
Insomma secondo Carofano tale atto era dovuto visto che: “non sussitono più i presupposti per un sereno rapporto di collaborazione, essendo venuta a mancare la fiducia su cui si fondando la delega e la nomina”. Carofano inoltre continua a difendere la sua maggioranza e si barrica dietro i numeri ‘forti’ – dieci i consiglieri rimasti intorno al primo cittadino telesino – che non permetterebbero in alcun caso un ribaltone. Il terremoto accorso a livello politico però non sarà risolto a breve anzi tale caso verrà discusso il 18 dicembre in consiglio comunale e forse, se ne potrà capire di più. Aceto appare ancora oggi, abbastanza abbottonato nelle dichiarazioni limitandosi a spiegare solo come i rapporti con Carofano siano freddi da tempo. “Ho l’abitudine di dire in faccia quel che penso. Ho riferito al sindaco, alla giunta e alla maggioranza che a mio avviso, le cose non andavano per il verso giusto. La mia critica è sempre stata, innanzitutto, autocritica. Fino all’estate del 2013 speravo che la mia schiettezza potesse servire a cambiare le cose. Non è stato così. Non sempre l’autenticità è ritenuta una virtù. In politica non lo è quasi mai… Ma a me non importa un fico secco: rinnegherei me stesso se non dicessi quel che penso.
Preparerò un documento analitico in cui preciserò meglio il mio punto di vista. Intanto il sindaco, con la sua scelta, ha deciso di precludersi ogni possibilità di ricomposizione. Evidentemente riteneva che la presenza del sottoscritto fosse soltanto un problema. 
Allo stato, non so cosa ne pensano gli altri assessori e – anche – il partito al quale sono iscritto, che esprime un altro consigliere di maggioranza. 
Io vado avanti, a testa alta. Come ho sempre fatto”. Comincia dunque ora la gara per le prossime elezioni comunali del 2015 ed il risiko con conseguenti ‘sconvolgimenti’ della geopolitica del comune termale. A tenere banco oltre alla nuova collocazione di Aceto all’interno dell’opposizione sono proprio i possibili futuri accordi nella composizione delle liste sulle quali fare ipotesi al momento è abbastanza prematuro. Crisi che si apre anche all’interno di SEL partito a cui Aceto appartiene. Serafini infatti proprio durante la seduta si è trovato più volte in difficoltà. Divergenze che saranno discusse nelle prossime ore nell’assemblea provinciale del partito che deciderà anche i movimenti da attuare nel futuro politico del centro termale.
Michele Palmieri



Articolo di Valle Telesina / Commenti