Morelli “Disastro con blocco di Hormuz. Terzo mandato? Scivolone Tajani”

MILANO (ITALPRESS) – Una chiusura dello Stretto di Hormuz da parte dell’Iran “sarebbe potenzialmente un disastro, una guerra mondiale a prescindere da caduta di bombe o di eserciti che circolano. Da lì passa oltre il 20% del petrolio mondiale e questo significherebbe un aumento di prezzi su qualunque materiale e prodotto. Quindi una crisi sistemica per l’intero mondo. L’interesse generale è che questa via marittima non venga chiusa”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipess Alessandro Morelli, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” della Italpress.

Sul conflitto in corso tra Israele e Iran, Morelli ha ribadito “l’auspicio da esseri umani è che si possa chiudere e trovare una soluzione rispetto a questa gravissima crisi”. Sul piano di riarmo dell’Unione Europea “si sta giocando con le parole e con il fuoco perché una volta che si riarma l’Europa e la si prepara a un’ipotetica guerra, a quel punto qualcuno ci deve andare alla guerra. Ora, da padre di famiglia, io ritengo che prima di arrivare a quel punto sia necessario non pensarci 10, ma 100 volte e ragionare su quelle che sono tutte le opportunità differenti. È chiaro che un esercito in ogni paese europeo è necessario, che l’Europa e i paesi e della NATO siano in grado di difendersi, ma dall’altra parte pensare che ci dobbiamo indebitare per fare un esercito di cui non sappiamo chi lo comanderà…”.

A proposito del terzo mandato, Morelli ritiene che le frasi del vicepremier Antonio Tajani e il collegamento con le “vittorie elettorali” di Hitler e Mussolini “sono state un gravissimo scivolone. Le scuse sarebbero gradite perché mettere Zaia, Fedriga, Fontana, De Luca e Emiliano su quello stesso piano svilisce il ruolo e le capacità invece del vicepremier. D’altra parte in questi giorni stiamo anche leggendo come Forza Italia e alcuni esponenti della maggioranza stiano sostanzialmente mettendo sul piatto Ius Scholae con il terzo mandato: è totalmente incoerente con il suo approccio. Mettere assieme le due cose sullo stesso piano significa sostanzialmente dire che la Lega dice più Zaia per tutti e dall’altra parte Forza Italia dice più immigrati per tutti”.

xh7/mgg/gsl


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