In aumento i livelli di TFA nei vini europei

ROMA (ITALPRESS) – Nuovo campanello d’allarme per l’inquinamento da TFA, acido trifluoroacetico, nei vini europei. Secondo il Rapporto ‘Messaggio dalla bottiglia, il rapido aumento della contaminazione da TFA in Ue’ di PAN Europe – Pesticide Action Network, sono stati riscontrati livelli circa 100 volte superiori a quelli medi misurati in precedenza, già elevati, nelle acque superficiali e potabili. Lo studio ha analizzato 10 vini precedenti al 1988 e 39 recenti, provenienti da 10 Paesi europei, Italia inclusa. I TFA sono stati rilevati in tutti i vini prodotti recentemente, con una concentrazione media di 110 microgrammi per litro (µg/l) e picchi fino a 320 µg/l. I più colpiti dalla presenza del composto chimico sono risultati i vini austriaci. A sottolineare quanto il problema sia tanto grave quanto recente c’è il dato emerso dall’analisi dei vini più vecchi. Nei vini prodotti prima del 1988, infatti, non è stata rilevata alcuna traccia di TFA. È dal 2010, infatti, che i ricercatori hanno osservato l’impennata dei livelli di contaminazione. Le tracce dell’inquinante, sebbene i livelli medi variassero, sono state trovate nei vini di tutti i Paesi in quantità superiori ai già elevati livelli registrati nell’acqua. Inoltre, i vini con più TFA contenevano anche un numero e una quantità maggiore di residui di pesticidi sintetici. In totale, 18 pesticidi sono stati rilevati in tutte le bottiglie, inclusi due fungicidi PFAS: fluopyram e fluopicolide. Lo studio ha analizzato non solo i vini convenzionali, ma anche quelli biologici. Dai risultati è emerso che 4 dei 5 vini bio analizzati non contenevano residui di pesticidi rilevabili, ma tutti contenevano TFA.

Per gli autori dello studio, i risultati sono allarmanti sotto due aspetti: le concentrazioni rilevate, che indicano un massiccio bioaccumulo dell’acido trifluoroacetico nelle piante ed il forte aumento della contaminazione negli ultimi quindici anni. Per contrastare questo pericolosa ascesa, i ricercatori hanno chiesto un divieto immediato sui pesticidi PFAS e sui gas fluorurati, un programma completo di monitoraggio dei TFA nei prodotti alimentari e un approccio normativo precauzionale che tenga conto delle significative lacune nei dati tossicologici e dei potenziali rischi per la salute pubblica, compresi i bambini.

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