MILANO (ITALPRESS) – Trascorrere del tempo in montagna fa bene al corpo e alla mente. Innanzitutto in montagna aumenta la probabilità di attività fisica all’aria aperta, che rafforza muscoli e le ossa e stimola il sistema cardiovascolare e il sistema nervoso. Anche il benessere psicologico migliora: camminare tra i boschi, immergersi nel silenzio dell’alta quota o semplicemente osservare un paesaggio alpino riducono lo stress, migliorano l’umore e favoriscono il sonno. Tuttavia l’ambiente montano può anche presentare delle sfide: l’altitudine comporta una minore disponibilità di ossigeno, costringendo il cuore a lavorare di più. Le condizioni climatiche variabili, il freddo intenso e gli sforzi fisici possono inoltre aggravare problemi preesistenti: è fondamentale quindi affrontare la montagna con consapevolezza, informazione e preparazione.
“Salire in montagna si associa a una riduzione della pressione barometrica: questa condizione causa una riduzione della pressione respiratoria dell’ossigeno e tale problema si ha soprattutto oltre i 2.500 metri di altezza”, ha detto Lorenza Pratali, coordinatrice del gruppo di ricerca Medicina di montagna presso il Cnr di Pisa, intervistata per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
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