Il Senato francese approva un disegno di legge contro il fast fashion

ROMA (ITALPRESS) – Il Senato francese ha adottato una proposta di legge destinata a limitare la crescita incontrollata del fast fashion, sanzionando le aziende di moda “ultra-veloce” criticate per il loro impatto ambientale e vietando le pubblicità. La Francia si candida così a diventare uno dei primi Paesi europei a legiferare in modo deciso contro i meccanismi più dannosi della fast fashion. Il Senato ha modificato la legge per colpire i siti web asiatici Shein e Temu, mentre sono stati esclusi marchi francesi ed europei come Zara, H&M e Kiabi. I gruppi ambientalisti hanno, infatti, criticato per questo il disegno di legge definendola “un’occasione mancata”, come ha dichiarato Pierre Condamine, responsabile della campagna di Friends of the Earth France. Una delle novità che ha fatto più discutere riguarda l’introduzione di una tassa, compresa tra 2 e 4 euro, su ogni piccolo pacco spedito da aziende con sede fuori dall’Unione europea. Chi produce abbigliamento inquinante dovrà pagare un contributo ambientale proporzionato, che potrebbe arrivare a 10 euro per articolo entro il 2030. Inoltre, sarà vietata ogni forma di pubblicità legata alla moda ultra-rapida, comprese le sponsorizzazioni affidate agli influencer, che potranno essere sanzionati in caso di promozione diretta. Le piattaforme di vendita online dovranno informare i consumatori sull’impatto ambientale dei capi acquistati. La legislazione introduce anche un sistema di eco-score che valuterà l’impatto ambientale dei prodotti venduti dalle aziende di fast fashion, comprese le emissioni, l’uso delle risorse e la riciclabilità.

azn


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