ROMA (ITALPRESS) – Nel suo ultimo bollettino economico, la Banca Centrale Europea ha tracciato un quadro piuttosto cauto sull’andamento dell’economia dell’eurozona. Dopo i segnali di ripresa osservati nei mesi precedenti, il secondo trimestre del 2025 ha mostrato un rallentamento significativo della crescita economica, che si riflette in un’espansione solo modesta sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi. Secondo la BCE, il contesto attuale è caratterizzato da un’elevata incertezza, alimentata da più fattori: l’aumento dei dazi commerciali, sia già in vigore sia attesi nei prossimi mesi, il rafforzamento dell’euro sui mercati valutari e le persistenti tensioni geopolitiche. Tutti elementi che, insieme, contribuiscono a frenare la propensione delle imprese a investire e pianificare sul medio-lungo termine. Per quanto riguarda l’inflazione, nel mese di giugno 2025 si è attestata al 2% su base annua, in leggero aumento rispetto all’1,9% registrato a maggio. Gli indicatori di inflazione di fondo, quelli che escludono le componenti più volatili come energia e alimentari, restano comunque coerenti con l’obiettivo del 2% nel medio termine perseguito dal Consiglio direttivo della BCE.
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