Commercio via container in calo negli Usa

ROMA (ITALPRESS) – Dopo un’estate caratterizzata da un flusso eccezionale di merci nei principali porti statunitensi, il commercio via container verso gli Stati Uniti si avvia a una fase di rallentamento che dovrebbe protrarsi fino alla fine dell’anno. A lanciare l’allarme è il Global Port Tracker, il rapporto realizzato dalla National Retail Federation e da Hackett Associates, che descrive uno scenario complesso per la logistica americana. Ad agosto è stimato un calo annuo dell’1,7 per cento. La frenata è legata soprattutto all’aumento dei dazi doganali, che stanno ridisegnando i rapporti commerciali tra Washington e i suoi partner. Dopo la stagione di importazioni anticipate, con gli operatori impegnati ad accumulare scorte per mettersi al riparo dalle nuove misure, i flussi di container mostrano ora una tendenza opposta. I rincari colpiscono una vasta gamma di prodotti, dalle forniture industriali ai beni di largo consumo, mettendo sotto pressione rivenditori e distributori. Le tensioni commerciali con paesi strategici, tra cui Cina e India, alimentano ulteriormente l’incertezza, mentre la politica commerciale statunitense continua a muoversi tra ricorsi giudiziari e negoziati. Secondo la National Retail Federation, la mancanza di stabilità sta rendendo impossibile pianificare strategie a lungo termine, indispensabili per la crescita delle imprese. L’impatto si tradurrà in maggiori costi di gestione, interruzioni delle catene di approvvigionamento e, inevitabilmente, in prezzi più elevati per i consumatori americani.

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