La Juventus prepara un rimescolamento: spunta una shortlist di sostituti per Tudor sotto pressione
12:40:34 219
Rimescolamento alla Juventus
La Juventus sembra prepararsi in sordina per un altro potenziale cambio in panchina, con crescenti indiscrezioni che suggeriscono che il club abbia stilato una shortlist di sostituti per l'attuale capo allenatore Igor Tudor.
Nonostante abbia riportato i Bianconeri in Champions League e si sia assicurato un prolungamento del contratto fino al 2027, con opzione per un anno aggiuntivo, la posizione di Tudor non è più così sicura come sembrava solo pochi mesi fa.
Chiamato la scorsa stagione per stabilizzare la squadra dopo Thiago Motta, il tecnico croato ha ottenuto risultati, ma le tensioni con la dirigenza sono riemerse. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e il DG Maurizio Scanavino starebbero valutando alternative in caso di calo delle prestazioni o ulteriori attriti interni.
Secondo fonti in Italia, la shortlist include tre nomi chiave: Raffaele Palladino, Roberto Mancini, ed Edin Terzić. Ciascuno presenta un diverso profilo manageriale, da opzioni nazionali economiche a scelte audaci e di alto profilo. Con l'aumentare delle speculazioni, cresce anche l'interesse pubblico, non solo tra i tifosi ma anche nei mercati delle scommesse dove l'instabilità manageriale può influenzare drasticamente le quote.
Con la direzione futura della Juventus in bilico, molti seguaci stanno monitorando attentamente i potenziali cambiamenti nelle quote per lo Scudetto in Serie A, la qualificazione in Champions League e i mercati relativi all'esonero degli allenatori. Questo è particolarmente rilevante per coloro che desiderano esplorare nuove piattaforme per le scommesse, con molti che si rivolgono a scopri i nuovi siti di scommesse che stanno emergendo in risposta all'aumento della domanda di quote dinamiche e in tempo reale e di speciali specifici per gli allenatori.
Alla luce di ciò, Raffaele Palladino spicca come un'opzione interna strategica e a basso rischio. Avendo lavorato a stretto contatto con il direttore tecnico della Juventus François Modesto durante il suo periodo di successo al Monza, gode di un canale preferenziale e della fiducia di un dirigente chiave, che lo rende un candidato ben visto dalla dirigenza. Attualmente è senza contratto, un fattore che lo rende un'opzione facile da finalizzare sia dal punto di vista logistico che finanziario, evitando i complessi negoziati per la risoluzione di contratti in corso. La sua profonda familiarità con la Serie A e, in particolare, la sua reputazione per aver saputo sviluppare e valorizzare giovani talenti, lo rendono un candidato estremamente attraente.
Questo profilo è particolarmente ricercato per un club come la Juventus, che sta ancora gestendo il significativo onere finanziario derivante dalla costosa partenza di Thiago Motta, il cui ingaggio continua a pesare sul bilancio fino al 2027. Scegliere Palladino permetterebbe quindi di combinare un potenziale ringiovanimento tattico con una necessaria prudenza economica.
Mancini, d'altra parte, offre un nome di spicco ed esperienza. Avendo allenato sia l'Italia che top club in tutta Europa, porterebbe autorità immediata e spessore mediatico. Tuttavia, le sue richieste salariali potrebbero rivelarsi un ostacolo. La Juventus sta già affrontando un budget manageriale gonfiato e potrebbe essere riluttante a impegnarsi in un altro contratto con un salario elevato a meno che la partenza di Tudor non diventi assolutamente necessaria.
Terzić rappresenta una soluzione più moderna e potenzialmente a lungo termine. Il suo recente successo con il Borussia Dortmund, specialmente nelle competizioni europee, lo posiziona come un allenatore lungimirante che potrebbe inaugurare un'evoluzione tattica alla Juventus. Tuttavia, attirarlo a metà stagione pone sfide logistiche – non ultima convincerlo a lasciare un ambiente stabile della Bundesliga.
Anche se i risultati in campo si mantengono relativamente stabili, il fatto che i nomi siano già in lista d'attesa dietro a Tudor suggerisce che il consiglio di amministrazione della Juventus non sia del tutto convinto della sua leadership. Che sia dovuto a preoccupazioni tattiche, attriti interni o un più ampio disallineamento della visione, la situazione rimane fluida. Per ora, Tudor resta in carica, ma per quanto tempo dipende in gran parte da ciò che accadrà nelle prossime cruciali partite.














