"Campus Conclusus est". Riecco la magia dell'Hortus segreto

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Conclusa la due giorni promossa da Rete Campus Bn che ha chiamato a raccolta i volontari per ripulire ‘la parte segreta’ dell’Hortus Conclusus.

Due giorni e quel “bosco” nascosto a lato dell’Hortus Conclusus di Mimmo Paladino è diventato il ventesimo, e assolutamente non secondario, spazio teatrale della città. Era nato per questo ma da palcoscenico quell’arena del “cavallo splendente”, simbolo della città, quasi pari all’Arco di Traiano, si era trasformata in ricettacolo di verde e di sporcizia.

Insomma, giovani, adulti, anziani e migranti si sono ritrovati a condividere due giorni - operazione Campus Conclusus – di impegno fisico per risistemare lo spazio artistico voluto e ideato da Paladino. Un centinaio coloro che hanno risposto all’iniziativa promossa da “Rete Campus Bn” partecipando alle due sessioni di lavoro durante le quali, a significare lo stesso scopo del “cantiere”, pause artistiche con performance di attori e musicisti.



Diversi gli interventi effettuat dai volontari: “disboscamento dell’area; rimozione dei detriti e del terriccio; dissotterramento delle radici di alberi e piante selvatiche; taglio in profondità dei possenti tronchi; risistemazione di alcuni metri quadri di pavimentazione rimossa nelle operazioni di bonifica del sottosuolo; pulizia generale; ricostruzione della scenografia dei basoli; creazione della platea con la sistemazione delle panche per gli spettatori”.

Ma tante anche le criticità rilevate e la manutenzione da effettuare: “rilevati, nel corso dei lavori, problemi legati alla crescita incontrollata delle radici che hanno invaso l’arena e potrebbero avere compromesso la stabilità del muro che si affaccia su via Annunziata. Necessita una verifica da parte dell’Ufficio tecnico comunale e forse l’intervento dei Vigili del Fuoco per mettere in sicurezza la parete esterna. Nei prossimi giorni sarà versato del diserbante”.

Gli scenari.
“Ora – spiegano gli organizzatori – l’arena è perfettamente fruibile. Negli anni, questo bene, di proprietà del Comune, era stato concesso in uso all’Università del Sannio. ‘Rete Campus’ ha immaginato l’intervento di bonifica appena effettuato come una esperienza di responsabilità civica e di cittadinanza attiva, premettendo però che si batterà perché lo spazio ritrovato venga utilizzato esclusivamente secondo la sua destinazione di origine. Circa la gestione è auspicabile che si apra un confronto con il Comune (già annunciato dall’assessore competente) sulla più generale e complessa questione della tutela e valorizzazione dell’Hortus Conclusus, come concordato con il Maestro Paladino”.

La Rete Campus, ritiene inoltre necessario, “il restauro della parte dedicata alle installazioni artistiche, la redazione di un regolamento e un disciplinare per la gestione dell’intero complesso, il potenziamento del settore di vigilanza, l’istituzione del biglietto a prezzo simbolico, sistema di videosorveglianza, il decreto di riconoscimento della funzione di pubblici ufficiali per i custodi. In tema di valorizzazione e di accoglienza dei flussi di visitatori necessario realizzare indicazioni turistiche esterne e tabelloni con mini-guida dell’opera di Paladino. Per l’arena appena recuperata, inaugurarla intanto con uno spettacolo nell’ambito della imminente Città Spettacolo, ‘Campus’ ripropone l’urgenza di un regolamento per l’uso dei beni comuni. La scelta circa il futuro dell’arena potrebbe essere affidata a un concorso di idee. Dare però priorità alle scelte che ne facciano uno spazio condiviso tra le realtà artistiche, con stagioni teatrali ed eventi musicali. Sullo sfondo l’ipotesi di esperienze artistiche rivolte anche ai bambini e a sperimentazioni nel campo della scenografia”.



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