Depistaggio: UDS, Anarchici e l'economista Brancaccio in difesa del Centro Sociale

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In difesa del CSA Depistaggio scendono in campo anche l'Unione degli Studenti, Emiliano Brancaccio ed il gruppo anarchico "Senza Patria" e i allunga la lista di chi si è schierato in difesa del Centro Sociale.

Continuano le prese di posizione in solidarietà del Centro Sociale Autogestito Depistaggio dopo la volontà espressa dal sindaco Clemente Mastella sull’idea di voler “restituire” il pattinodromo alla città. La risposta degli attivisti che 17 anni fa occuparono la struttura non si era fatta attendere. Poi, sulla vicenda, ieri era intervenuta anche l’eurodeputata Eleonora Forenza mentre in serata su L’Espresso a dire la sua anche l’economista e docente Emiliano Brancaccio.

Brancaccio nel suo intervento scrive: “Benevento, città ricca di storia, tra i più interessanti centri culturali del Mezzogiorno d'Italia, rappresenta anche uno dei territori più colpiti dalla crisi economica e dalle nefande politiche di austerity imposte dalle istituzioni europee e nazionali. Governare questa amministrazione, ci dicevamo in quei giorni di giugno, sarebbe stata una vera e propria traversata nel deserto, irta di ostacoli e priva di consolazioni. Ebbene, in uno scenario politico e sociale così inaridito, credo che un lungimirante civil servant non dovrebbe commettere l'errore di invischiarsi in una disputa insensata con realtà associative che hanno promosso in questi anni iniziative culturali e sociali di notevole interesse e hanno oltretutto contribuito al recupero di strutture che versavano in uno stato di completo abbandono. Per questi motivi tali associazioni sono oggi rispettate da molti cittadini beneventani. Osteggiarle, a mio avviso, sarebbe poco civile, poco democratico e in ultima istanza poco intelligente”.

Oggi ad esprimere vicinanza al CSA Depistaggio è il Gruppo Anarchico “Senza Patria”. “Pare – scrivono – che l'argomentazione retorica del momento sia quella di ‘restituire la struttura -figlia delle speculazioni, tanto degli anni '90, mai ultimata ed abbandonata dalle stesse Istituzioni- a mamme e bambini’. Dimentica Mastella, o fa finta di farlo, che il ‘Depistaggio’, così come la ‘Janara Squat’ o il ‘Lap Asilo 31’, è uno spazio che, a differenza di quando era nella precedente disposizione delle Istituzioni, è vivo, aperto, attraversato ed attraversabile da tutti gli abitanti della città di Benevento, siano essi ‘mamme e bambini’, o sportivi. Potremmo sottolineare che il Comune è in dissesto (paravento per disattendere le tante promesse di una campagna elettorale mai terminata) e non sappiamo con quali soldi procederebbe alla parecchio dispendiosa ristrutturazione e messa a norma dello spazio, che verrebbe riconsegnato inevitabilmente all'abbandono a cui è stato strappato attraverso la pratica dell'occupazione; che se è tanto interessato ai ‘bambini’, Mastella potrebbe provvedere a sciogliere l'ormai annosa questione della mensa, anziché limitarsi alle sortite nelle scuole troppo simili agli interventi dei vip nelle discoteche della zona; che se è interessato alle ‘mamme’, potrebbe provvedere a rendere questo oneroso compito più facile attraverso adeguate politiche sociali, anziché inaugurare sale slot e rivendite di sigarette elettroniche”.

Gli anarchici continuano: “Ci limiteremo a dire però che seppure Mastella fosse il migliore dei sindaci del mondo, cosa che comunque non possiamo dire in quanto riteniamo, e ce lo riconfermano i fatti quotidianamente, che qualsiasi Istituzione è negazione ed ostacolo allo sviluppo, all'emancipazione ed alla libertà degli individui, sapremmo comunque con certezza, di fronte all' attacco ad una realtà sociale ed autogestita che vanta ormai 17 anni di attività, da che parte stare. Sempre staremo dalla parte di chi pratica autogestione ed autorganizzazione, sempre staremo dalla parte di chi attraverso la pratica dell'azione diretta, del rifiuto della delega, dell'occupazione, si riprende pezzi della propria città e della propria vita.
E se dalle parole si volesse passare ai fatti, ai nostri posti ci troverete”.

In campo anche l'Unione degli Studenti. "Il sindaco al di là del discorso più che populista cerca di rivolgersi alla pancia dei cittadini strumentalizzando la figura della famiglia, ha forse trascurato l'enorme attività sociale che il Depistaggio ha svolto in questi anni. Quello che Mastella definisce ‘pattinodromo' in via Mustilli, in realtà, dagli anni '90 è stato lasciato incompiuto, ed è stato restituito alla libera partecipazione della cittadinanza solo a partire dal 2000 grazie a coloro i quali si sono impegnati non solo nella riqualificazione del posto, ma anche nella creazione di un' alternativa dal basso. E oltre ad essere uno spazio sociale, il Depistaggio per noi è stato una 'casa'. Perché sì, questo posto 'sottratto ai bambini' (che tra l'altro di bambini ne ospita a decine) è la casa di moltissime organizzazioni che non hanno o non possono avere spazio nella città di Benevento, in cui l'amministrazione non si occupa della gioventù che è costretta a fuggire, dei monumenti archeologici abbandonati a loro stessi, delle scuole che cadono a pezzi o delle pessime infrastrutture, ma pensa solo a fare passerelle politiche come in un'eterna 'fase elettorale' e, come in questo caso, a sminuire il lavoro di chi, per anni, ha proposto un'alternativa. Mastella vorrebbe dare alla città il ‘pattinodromo', ignorando (o facendo finta di ignorare) che il Depistaggio alla città, invece, sta già dando molto di più: concerti, cineforum, scuola di italiano per migranti, spazio per le partite di basket, per lo skateboard, ortovillaggio e tantissime altre attività culturali, accogliendo bambini, adulti, giovani e anziani, oltre che a dare una vera possibilità di riscatto per la città. Il Depistaggio è un pezzo di storia che la città di Benevento dovrebbe raccontare fieramente. Giù le mani dal centro, il Depistaggio non si tocca”.



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