Diga di Campolattaro. Ricci replica a Mastella, convocata riunione al Ministero delle Infrastrutture

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Ricci replica nuovamente a Mastella sulla vicenda inerente la diga di Campolattaro. Il sindaco, nel frattempo, fa sapere che è stata convocata una riunione al Ministero delle Infrastrutture.

Continua il botta e risposta “istituzionale” tra Claudio Ricci presidente della Provincia di Benevento ed il sindaco Clemente Mastella in merito alla polemiche sulla sicurezza della diga di Campolattaro sul fiume Tammaro.

«Dopo la risposta ampia e chiara data dall'ASEA alle "preoccupazioni" inizialmente formulate dal sindaco di Benevento – scrive Ricci – sulla diga di Campolattaro, si riscontra una ulteriore "dose di preoccupazione" da parte dello stesso Sindaco nella nota pubblicata nella giornata di ieri, 30 gennaio. Ebbene a questo punto è necessario ribadire che le rivalutazioni sismiche ed idrauliche in corso di redazione non sono altro che ri-calcolazioni delle previsioni progettuali a seguito dell'entrata in vigore di nuove norme dopo l'ultimazione della costruzione della diga. È quindi non accettabile che il signor sindaco in maniera quasi provocatoria e poco responsabile continui a chiedere “(..) azioni necessarie a conseguire la sicurezza dell’infrastruttura (diga)” quando risulta certificato anche dall’ultimo verbale di vigilanza del 17.11.2016 dell’Ufficio Dighe del competente Ministero che “(..) le opere e le sponde non presentano anomalie che possono destare preoccupazioni, pertanto risultano in buone condizioni di sicurezza, manutenzione e gestione”. Lo stesso ing. responsabile della diga nell’ultima asseverazione del 15.07.2016 inviata al Ministero competente riporta che “(..) non si ravvisano condizioni di pericolo per le popolazioni a valle diga”. Per quanto riguarda il “collaudo funzionale” è stato chiarito che avverrà dopo il prossimo completamento degli invasi sperimentali, come da procedura della Direzione Dighe. Tuttavia si ritiene utile riferire che con l’attuale autorizzazione è possibile invasare oltre 100 milioni di metri cubi di acqua utilizzabile. A tal fine il Ministero delle Infrastrutture ha assegnato il primo finanziamento per realizzare le opere primarie di trasferimento della risorsa idrica alle varie utilizzazioni previste nei Programmi Regionali. Fin qui le doverose precisazioni sulla sicurezza dell’infrastruttura, riportate in “rigorosa coerenza con la documentazione tecnico-scientifica agli atti”. Per la verità, giunti a questo punto, cominciamo a nutrire dubbi sulle reali intenzioni del sindaco di Benevento. La sicurezza della diga, a cuore a noi tutti, pare assolvere il ruolo di un velo con cui ammantare propositi ben più prosaici. Non si spiegherebbe altrimenti come mai egli trascuri il rigore dei dati oggettivi e la rigidità delle procedure scientifiche per sollevare dubbi al limite del procurato allarme. Gli consigliamo di avvalersi del supporto di qualche esperto per meglio avere contezza di questo genere di argomenti. Sappia, infine, che noi sulla linea della mera propaganda non ci siamo né abbiamo intenzione di lasciarci trascinare in strumentalizzazioni e vacue chiacchiere tipiche da bar dello sport».

Nel frattempo da Palazzo Mosti fanno sapere che Benevento, per il 2 febbraio a Roma è stata convocata una riunione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Direzione Generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche. Al centro della discussione la «definizione degli interventi per l’incremento della sicurezza della diga di Campolattaro».

Sul tema, dunque, è intervenuto nuovamente il sindaco Clemente Mastella. «La convocazione del Comune di Benevento alla riunione indetta dalla Direzione Generale per le dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per affrontare le problematiche relative alla sicurezza della diga di Campolattaro – ha detto il primo cittadino – nonostante l’Ente non abbia specifiche competenze, è la risposta migliore alla maleducazione istituzionale manifestata dal presidente dell’Asea e dimostra che le preoccupazioni che ho espresso nei giorni scorsi erano legittime e non tendenti a provocare immotivata apprensione, come poco elegantemente affermato dal presidente dell’Asea. In una realtà come la nostra, notoriamente ad altissimo rischio sismico, era giusto, nonché doveroso nei confronti dei cittadini di Benevento e dei comuni a valle dell’invaso, richiamare l’attenzione delle Istituzioni sulla sicurezza della diga. Sono orgoglioso di averlo fatto e colgo l’occasione per ringraziare il direttore generale del Dipartimento per le dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la sensibilità mostrata».



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