Benevento ed il bacio gay vietato. I cittadini difendono i ragazzi: 'Grave il comportamento dei presenti'

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La villa comunale di BeneventoLa villa comunale di Benevento

Medioevo. Senza parole. Che vergogna. All'indomani della denuncia a mezzo stampa presentata dagli attivisti del Collettivo Wand di Benevento che avevano segnalato alle redazioni dei giornali locali la presunta cacciata del custode della Villa Comunale cittadina nei confronti di una coppia gay, "colpevole" per essersi scambiata un bacio su una panchina, ecco arrivare la reazione dei beneventani fermati nei pressi della Villa ed interpellati sull'accaduto. L'esordio spetta ad una pensionata a passeggio con i suoi due nipotini: "Davvero hanno cacciato due ragazzi per questo? Non ci credo, e che male facevano?". Nel discorso si inserisce la giovane mamma: "Qui dentro fanno nettamente di peggio, vuoi vedere che ora la colpa è dei due ragazzi? Se i miei bimbi guardano due gay che si baciano? Lo dico senza retorica, nessun problema". Faccio notare ad altre due persone che si trovano nei pressi del bar della Villa Comunale, che nessuno dei presenti è andato a difendere i ragazzi: "Secondo me la cosa più grave è proprio questa - ha aggiunto uno studente - il custode ha sbagliato ma se le persone prendevano posizione a favore dei ragazzi anzichè fare stupida ironia, di sicuro la città ne faceva una bella figura".
La polemica e l'amarezza impazza anche sui social network: "Urge una legge che educhi i cittadini - scrive una ragazza - eventi del genere non sono permessi in stati che auto proclamano "civili". Che si continuino a denunciare la stupidità delle persone" ed ancora "Due pesi e due misure? Sesso tra eterosessuali ammesso, un bacio casto tra due omosessuali sarebbe scioccante? Sempre con la scusa che intervengono per non ledere bambini che, probabilmente, non c'erano e se ci fossero ne vedono di peggiori?".
Intanto l'episodio non è passato inosservato ed al Comune di Benevento ha avviato un'indagine interna per fare luce sull'accaduto. “Su disposizione del sindaco di Benevento, Fausto Pepe, - si legge nella nota di Palazzo Mosti - l’assessore all’Ambiente, Enrico Castiello, ha oggi promosso una specifica attività di accertamento interna per riscontrare e verificare un episodio di discriminazione omofoba che sarebbe avvenuto venerdì scorso all’interno della Villa Comunale e successivamente denunciato pubblicamente anche da alcune associazioni attive nell’ambito dei diritti civili. L’azione di accertamento sarà propedeutica non solo alla esatta ricostruzione delle dinamiche e dei fatti, ma anche alle eventuali iniziative da assumere affinché tali episodi non abbiano mai più a verificarsi, in particolar modo nelle strutture comunali.
L’accertamento di condotte antidemocratiche e improntate alla discriminazione produrrà sicuramente provvedimenti avverso i responsabili. Nel frattempo, l’assessore Castiello, a nome del sindaco e della Giunta, ha espresso la propria solidarietà e vicinanza, non solo ai ragazzi che sarebbero rimasti vittime di questo episodio, ma anche a tutti coloro che si sono sentiti lesi, per quanto si sarebbe verificato nella struttura pubblica”.

Anche la politica ha preso posizione: "Sinistra Ecologia Libertà - si legge nella nota giunta in redazione dei vendoliani - raccoglie l'appello del collettivo Wand di reagire a questo episodio con una manifestazione: Benevento non è una città omofoba e in questo momento è doveroso dimostrarlo, per essere partecipi della continua lotta che la comunità Lgbt combatte ogni giorno contro l'ignoranza e la paura del "diverso". Troppo spesso questi episodi hanno spianato la strada ad atti di violenza che solo una presa di posizione da parte della cittadinanza e delle istituzioni possono evitare".
G.V.

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