Fappiano avvia sciopero della fame "A tutela della montagna contro le speculazioni"

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Giuseppe Fappiano - Fronte Sannita per la Difesa della MontagnaGiuseppe Fappiano - Fronte Sannita per la Difesa della Montagna

Domani, venerdì 19 agosto Giuseppe Fappiano portavoce del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna darà inizio sciopero della fame per fermare il progetto di trasformare l'Appennino campano in una mega centrale di produzione di energia elettrica.

Eolico e trivelle, impianti idroelettrici, fotovoltaico a terra. Centinaia di migliaia di appezzamenti di terreno agricolo, pascoli permanenti gravati da uso civico potrebbero essere espropriati. Ad opporsi, ormai da tempo è il Fronte Sannita per la Difesa della Montagna che lotta contro il proliferare e le “colture intensive di impianti” lungo le pendici meridionali del Massiccio del Matese.

Domani, venerdì 19 agosto Giuseppe Fappiano portavoce del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna darà inizio sciopero della fame per fermare il progetto di trasformare l'Appennino campano in una mega centrale di produzione di energia elettrica.

“Questi ‘conquistadores’ – scrive – scendono dal nord con valigetta in mano senza aver mai messo piede su un qualsiasi pezzo di terreno e se lo prendono acquisendone il diritto e togliendolo a chi quella terra l'ha lavorata e vissuta da secoli. Terra che ha sfamato famiglie e che sono costate sudore, sacrificio, lacrime e sangue. Preziose terre del Matese trasformate in impianti industriali per la produzione di energia elettrica. Un disastro”.

“La Regione Campania – continua – mentre da una parte finanzia con miliardi di euro progetti per la tutela e salvaguardia dell'ambiente e per lo sviluppo del turismo poi, dall'altra, autorizza impianti industriali che devastano lo stesso ambiente. Ed in tutto questo abbiamo assistito anche al silenzio degli Enti che non hanno mai speso una parola contro queste devastazioni annunciate, ed in parte compiute, per difendere il territorio, i beni ambientali e storici”.

“Come comitati, associazioni, singoli cittadini – sottolinea Fappiano – ci troviamo disarmati di fronte a questa sottrazione di diritti fondamentali, costituzionali, perpetrata nei confronti del territorio appenninico e come cittadini, associazioni e comitati rivendichiamo il diritto di opporci con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Attueremo, perciò, uno sciopero della fame per portare all'attenzione generale dello scempio che si sta consumando tra il Matese Sud-Orientale e la Valle del Tammaro che distruggerà definitivamente ed irreversibilmente un territorio prezioso ed irripetibile. Contestualmente chiederemo un incontro urgente a Vincenzo De Luca presidente della Regione Campania al quale domanderemo l'annullamento in autotutela di tutte le autorizzazioni concesse, a nostro avviso fuori dalla legge, per una loro rivalutazione dopo aver approvato il PEAR ed individuato i siti non idonei”.

Prima di concludere Fappiano lancia poi un appello. “Confidiamo nella solidarietà e la partecipazione di chiunque ami questa terra per difenderla e tutelarla dall'aggressione speculativa dei signori dell'energia. Chi volesse trascorrere una giornata con noi e rendersi conto direttamente dei luoghi che vogliono trasformare in una fabbrica industriale per la produzione di energia elettrica, appuntamento domenica 21 agosto alle ore 9,00 ai Tre Cantoni della Montagna di Morcone. Cammineremo lungo i crinali che vogliono devastare con l'installazione di pale eoliche”.

Sannita, attivista ed appassionato di montagna, Giuseppe Fappiano si batte da sempre, insieme al Fronte Sannita per la Difesa della Montagna, contro le installazioni selvagge di pale eoliche ed a favore della salvaguardia dell’ambiente, la storia, la cultura e i prodotti tipici del territorio beneventano.



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