Guardie Zoofile, controlli antibracconaggio su tutto il territorio

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Negli ultimi giorni, il nucleo Guardie Zoofile dell’Ente Nazionale Protezione Animali della provincia di Benevento, è stato fortemente impegnato in varie attività di prevenzione e repressione dei reati inerenti la tutela degli animali e le attività volte alla tutela ambientale.

Seppur in periodo estivo e nel pieno delle vacanze, le Guardie Zoofile volontarie ENPA riescono comunque a garantire quella presenza sul territorio che ha consentito, considerando solo gli ultimi sette giorni, di eseguire diverse attività.

Durante le attività notturne volte alla repressione del bracconaggio, è stato individuato in una località nel territorio di Apice e sequestrato ponendolo a disposizione dell’ A.G., un richiamo elettroacustico per volatili, il cui utilizzo è punito dal codice penale; nel territorio del comune di Sant’Angelo a Cupolo è stata svolta un’intensa attività di censimento dei cani sia randagi che padronali, con la verifica della presenza dei microchip identificativi.

Durante lo svolgimento di tale attività, è stata rilevata la presenza di un sito in cui era stato abbandonato materiale plastico e cartone la cui presenza verrà come previsto, segnalata agli organi competenti per la bonifica. Intanto le Guardie stanno procedendo alla verifica della presenza di indizi che possano ricondurre agli autori. 

Nel territorio di Airola è stato soccorso un esemplare di Tarabuso lievemente ferito ad un’ala. Il volatile è stato trasportato presso la Polizia provinciale di Benevento che provvedeva al trasporto presso l’ospedale veterinario “Il frullone” di Napoli che provvederà alla cura, riabilitazione e reimmisione nel territorio dove è stato ritrovato.



“Questi sono i risultati visibili della nostra attività considerando solo gli ultimi sette giorni- afferma il Capo nucleo Pierluigi Onori - In particolar modo in questo periodo, le Guardie vengono impiegate in orari notturni, in zone anche impervie, in zone protette e non, per attività volte alla repressione del bracconaggio che provoca pesanti danni a tutto l’ecosistema naturale, e per questo motivo, punito dal codice penale. È un attività svolta da persone armate, senza scrupoli, ma che le Guardie Zoofile dell’Ente Nazionale Protezione Animali non esitano ad affrontarle anche nelle zone più impervie, anche se disarmati e senza poter contare sull’intervento tempestivo delle forze dell’ordine obiettivamente impossibilitate data la conformità delle aree interessate. Questi - continua - sono servizi da svolgere con equilibrio, molta prudenza, cercando di raggiungere l’obiettivo cercando di evitare i possibili risvolti negativi, ma tenendo comunque fede al giuramento prestato dinanzi al Prefetto e che ci impone il Decreto del Presidente della Repubblica del 31/03/1979".

Non solo antibracconaggio - conclude Onori - ma anche il contrasto alla pesca notturna, (attività vietata per Legge e pesantemente punita dal punto di vista amministrativo) ed al furto di legname all’interno delle aree protette”.



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