Immigrazione, Bosco:"A rischio in gioco stabilita' politica e sociale"

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L’immigrazione, secondo Eurobarometro, è diventata il problema numero uno degli europei. Per il 38% di loro, il 24% nell’autunno scorso, l’immigrazione nella scala ansiolitica ormai surclassa economia e disoccupazione.

L’UNHCR, Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, parla della “peggiore crisi dalla fine della seconda guerra mondiale”. Numeri e cronaca si commentano da soli in un crescendo inarrestabile. Nel 1° semestre 2015 sono stati 340mila i profughi e migranti che hanno varcato le frontiere europee. Impennata a luglio 2015 con 107mila nuovi arrivi, il triplo dello stesso mese 2014. Dal Mediterraneo sono sbarcate 240mila persone, 135mila in Grecia, tre volte di più rispetto all’anno scorso, 30mila in più che in Italia.

Ma i flussi dei richiedenti asilo in fuga da Siria, Afghanistan, Iraq ed Eritrea stanno sfuggendo di mano. Gli ultimi salvataggi in mare, approdo in Sicilia, sono saliti a 3-4mila disperati al giorno. Nello stesso week-end 6mila profughi siriani sono passati dalla Grecia in Macedonia puntando alla Serbia, e di qui all’Ungheria, la porta di ingresso nell’Europa della libera circolazione targata Schengen.

“La crisi migratoria – dichiara Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Benevento - rischia di fare ben peggio: rimettendo in gioco stabilità politica e sociale e sicurezza dei Paesi europei, dove eccita le guerre tra i poveri, alimenta populismi, diffidenze ed estremismi in società culturalmente ed economicamente impreparate a convivere con diversità etniche e religiose, sempre più presenti e invadenti”.



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