In bici dalla Germania a Roma, la testimonianza questa sera alla libreria Masone

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I due tedeschi Siegfried Jochum e Dieter ZagelI due tedeschi Siegfried Jochum e Dieter Zagel

Dalla Germania in bicicletta. E' questa 'avventura vissuta da Siegfried Jochum e Dieter Zagel che questa sera parleranno della loro esperienze alla cena baratto organizzata dala libreria indipendente e alimentare Masone Alisei.

È prevista per questa sera alle 21.30 la cena baratto presso la libreria Masone Alisei di Benevento. Ospiti di Art’Empori e delGASb Arcobaleno (Gruppo d’Acquisto Solidale e Barattario), i tedeschi Siegfried Jochum e Dieter Zagel che baratteranno la loro esperienza di viaggio in bici da Augusta (Baviera) fino a Roma.

Partiti il 24 aprile dalla Germania, e arrivati a Roma l'8 maggio, sono riusciti nell'impresa grazie alla passione per la bicicletta e al sogno di realizzare un viaggio in libertà che si poteva compiere solo da pensionati, tramite un viaggiare lento, quando il percorso prende il posto della meta. Dopo la proiezione di alcune foto rappresentative del viaggio, farà da interprete Sabine Jochum, figlia di Siegfried e socia del GASb Arcobaleno Benevento.

“La cena baratto – dichiara Alessio Masone - configura un baratto di competenze alimentari e artistiche: affinché si realizzi una partecipazione esperienziale e sostenibile, è opportuno che i fruitori della cena baratto partecipino con un cibo cucinato da condividere e forniti di stoviglie non monouso che utilizzeranno durante la cena. Sarà consegnato un Soldo Corto, moneta artigianale/locale sannita, a coloro che verranno muniti di stoviglie. Chi non avrà avuto opportunità di portare un cibo cucinato, potrà, con cinque euro, acquistare, presso il Caff’Emporio (biobar ebioemporio), un vino biologico da condividere con gli altri partecipanti”.

“Le cene baratto – continua - promosse con l’apporto diArt’Empori.it e il Distretto di EcoVicinanza (Distretto di Economia Solidale), dopo la consegna del GASb Arcobaleno Benevento (Gruppod’Acquisto Solidale e Barattario), tramite lo scambio di competenze alimentarie artistiche, realizzano un’esperienziale coesione tra soci produttori, soci consumatori e chiunque voglia aggiungersi per un rapporto responsabile con il cibo e con l’arte”.

“Il presidio territoriale – spiega - è nato per resistere alla crisi economica, la cena Baratto diventa anche opportunità, nella comunità locale, per promuovere inclusione, un linguaggio della pace e una cittadinanza non delegata: per parteciparvi non bisogna essere invitati,ma basta barattare una competenza, come un cibo cucinato, una performance artistica, un sapere concreto o un’esperienza che promuova il cambiamento. Seduti intorno alla stessa tavola, accomunati dal cibo, tutti partecipano da coautori della serata: infranta la separazione tra attore e spettatore, tra cultura intellettuale e cultura materiale, ognuno è fruitore dell’altro”.



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