Protesa di Ponte San Nicola commercianti e cittadini a Palazzo Mosti

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Protesta chiusura Ponte San NicolaProtesta chiusura Ponte San Nicola

Mattinata intensa per il Comitato di quartiere Ponticelli ed una delegazione di commercianti di c.da Capodimonte guidata Giuseppe Simonetti della Farmacia Conte che si sono dati appuntamento dinanzi Ponte San Nicola, chiuso ormai da giorni, per raggiungere Palazzo Mosti e consegnare simbolicamente le chiavi dei propri esercizi commerciali al primo cittadino.

“Abbiamo difficoltà economiche, le banche ci chiedono di rientrate ed io ho una perdita giornaliera di 1000€ ma c’è chi tocca anche i 6000€ ed per gennaio ho già dovuto licenziare a malincuore una persona, altri commercianti hanno invece dimezzato del 50% il fatturato. Viviamo una situazione complessa”.

  

Questo il grido di allarme lanciato dal portavoce del gruppo di commercianti di c.da Capodimonte pesantemente colpita dalla chiusura di Ponte San Nicola, interessato prima da lavori di restauro e poi da un cedimento ad una spalla dovuto all’alluvione e da allora completamente chiuso.

“Tutti i cittadini di Capodimonte escono a Benevento sud, abbiamo una città tagliata in due. Ma non solo, chiediamo anche più attenzione per il quartiere”. Queste dunque le richiesta rivolte al sindaco di Benevento, Fausto Pepe che ha poi incontrato esercenti e Comitato di quartiere di Ponticelli ed ascoltato ciò che avevano da dire. La protesta era stata lanciata nei giorni scorsi e stamani infatti, si sono ritrovati con le chiavi dei loro locali commerciali proprio davanti la sede del comune per consegnarle al primo cittadino.



Pepe ha spiegato che la chiusura è dovuta “ai cedimenti di una spalla e che è chiaro a tutti che un intervento non poteva essere immediato, bisognava – continua - monitorare il cedimento visto che è stato interessato dalla portata dell’acqua”.

Sulla frana, sono state inoltre effettuate anche prove di natura geotecnica – di misurazione della consistenza del terreno, il problema infatti è questo problema è questo – per capire se c’è stato o no un blocco della massa franosa”. Pepe ha poi ricordato che “sono stati stanziati soldi sul bilancio per far fronte al problema e delibera di ieri serve a bloccare i fondi ad impegnarli
materialmente. Fondi che peró vanno spesi bene”.

Secondo il sindaco “se si interviene senza i dovuti studi, non vuol dire che la frana non crei problemi in futuro”, le analisi nel frattempo sono attese in giornata e se il fenomeno apparirà bloccato allora si potrà interviene con la riapertura del tratto al traffico leggero mentre in un secondo momento verranno ripresi i lavori per il posizionamento del terreno armato.

Per Pepe però “il caso di Ponte San Nicola ha la precedenza assoluta e sarà la prima opera post alluvione”. I cittadini e commercianti hanno poi chiesto un controllo maggiore del traffico a Ponticelli dove i residenti sono martoriati dall'inquinamento atmosferico e acustico, la zona è congestionata proprio dalla chiusura di Ponte San Nicola, e la lotta alle soste abusive” richieste accolte dal comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Moschella

Michele Palmieri



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