Protesta nell'istituto minorile di Airola. Le reazioni di Ncd e dell'Ugl Polizia Penitenziaria

19:53:57 5114 stampa questo articolo

Nel pomeriggio una rivolta è scoppiata all'interno del Carcere minorile di Airola, tre gli agenti della Polizia Penitenziaria rimasti feriti e trasportati in ospedale. 

Arrivano le prime reazioni dopo la rivolta che alcuni giovani detenuti hanno messo in atto ad Airola all'interno del Carcere minorile della cittadina caudina. Una rivolta che ha provocato anche tre feriti, si tratta di agenti della Polizia Penitenziaria. "La violenta rivolta nel carcere minorile di Airola in provincia di Benevento - dice Gioacchino Alfano coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra e sottosegretario alla difesa -  apra una riflessione. Il pronto intervento della polizia penitenziaria ha permesso di ristabilire l'ordine e a loro va il nostro plauso e ringraziamento. Esprimo, dunque, la mia vicinanza e solidarietà ai poliziotti rimasti feriti". 

Gli fa eco Luigi Barone dirigente dell'Ncd e membro della direzione nazionale del partito. "Siamo vicino ai poliziotti che nel tentativo di sedare la rivolta nel carcere minorile di Airola, in provincia di Benevento, sono rimasti feriti. Quello che è accaduto - dice Barone - è un fatto grave che dovrebbe spingere a rivedere la legge che prevede l'estensione del carcere minorile fino a 25 anni. Il carcere deve, inoltre, essere un luogo di espiazione della pena e di rieducazione per reinserirsi nella società, non un coacervo di bande criminali. Questa incivile manifestazione di arroganza deve avere delle pene esemplari. Bisogna inculcare nei detenuti il rispetto delle regole e dello Stato". 

Sulla rivolta che ha interessato l’Istituto Penale Minorile di Airola è intervenuta anche l’Ugl Polizia Penitenziaria. “La rivolta nel carcere di Airola ha una causa fondamentale ed è la riforma della giustizia minorile che oggi consente a detenuti di età fino ai 25 anni di essere ristretti nelle carceri minorili”.

Lo dichiara il segretario nazionale dell’Ugl Polizia penitenziaria, Alessandro De Pasquale, che commenta il grave incidente avvenuto oggi nel beneventano, sottolineando come “la presenza di detenuti maggiorenni è impropria e deleteria, i più giovani vengono trascinati dai più grandi, spesso piccoli boss della criminalità organizzata, spingendoli non solo a compiere gesti avventati, ma anche complicando la loro riabilitazione. La riforma va assolutamente ripensata e corretta, imponendo un limite di età che non superi i 19 anni e prevedendo un trattamento individuale, commisurato ai problemi e alle potenzialità di ogni singolo soggetto ristretto”.

“Nell’esprimere solidarietà ai colleghi rimasti feriti – aggiunge De Pasquale – vanno rimarcate ancora una volta le enormi difficoltà che gli agenti di Polizia penitenziaria sono costretti a fronteggiare ogni giorno, gli appelli spesso inascoltati, l’inaccettabile scarsità di mezzi e di risorse che si aggiunge all’inadeguatezza delle leggi dedicate ad un universo così complesso e delicato come quello esistente in ogni singolo penitenziario”.



Articolo di Attualità / Commenti