Referendum Grecia, presidi di solidarieta' anche in citta'

16:13:13 3398 stampa questo articolo
una delle tante manifestazioni di questi giorni in Greciauna delle tante manifestazioni di questi giorni in Grecia

È previsto domenica in Grecia il voto referendario indetto dal premier ellenico Alexis Tsipras dopo il mancato pagamento, lo scorso 30 giugno, di una delle rate dovute al Fondo Monetario Internazionale. Due i presidi di solidarietà che si terranno a Benevento.

La Grecia va al voto. Il referendum servirà a sancire quale posizione il governo di Alexis Tsipras dovrà avere rispetto agli ultimatum che sono giunti da Bruxelles. Anche l’eurogruppo valuterà il voto ellenico di domenica. I primi sondaggi (GPO), denotano un distacco degli eurofavorevoli(47,1%) rispetto al “no”(43,2%) proposto dallo stesso premier con il ministro Varoufakis pronto a dimettersi in caso di vittoria del fronte del si. La Grecia, senza entrare nel dettaglio della questione, ha di fronte due strade: una le fa incrociare davanti anche spettro del default, ma propone dunque, una rinascita diversa con la conseguente opposizione ad una serie di politiche economiche e d’austerity, una “battaglia di libertà”.

Dall’altra invece, c’è il rispetto dei vincoli imposti dall’UE e di fatto già saltati con il mancato pagamento della rata all’FMI e la possibile chiusura ad ulteriori prestiti. Tropo esosi gli accordi, bisognava tagliare ancora spesa pubblica e pensioni con un sistema di welfare già ridotto all’osso.

Per portare solidarietà al popolo greco, si mobilitano anche gli attivisti sanniti che per domani hanno chiamato a raccolta due presidi. Uno è quello organizzato dal CSOA Depistaggio, il L@p Asilo31, l’Atletico Brigante, il CAS e tante altre associazioni cittadine – ore 17.00 nei pressi della Prefettura – l’altro dalla CGIL – ore 17.00 Piazza Orsini.

La CGIL sannita, ha diramato anche un comunicato nel quale si dice “convinta che sia necessario chiedere ai governi dell’Unione europea, alla Commissione e agli organismi finanziari internazionali di tenere aperta la trattativa. Vi sono margini per definire misure condivise e raggiungere gli obiettivi di consolidamento del debito sovrano greco con nuova crescita, più occupazione e maggiore equità sociale”.

Mentre in un secondo passaggio, la sigla sindacale, “non condivide la posizione del Governo italiano come espressa nelle ultime ore. Non è corretto, né strategico, assumere atteggiamenti opportunistici su una vicenda tanto drammatica quanto rilevante per il destino dei popoli europei. Al contrario, il nostro Paese deve assumere una posizione di sostegno all’elaborazione di politiche economiche alternative all’austerità, a partire proprio dalla riapertura al dialogo e al confronto in sede europea sulle politiche economiche, monetarie e finanziarie utili a risolvere la crisi greca e, in generale, la crisi europea. Le Istituzioni sovranazionali devono ridare centralità alla politica e alla democrazia, rilanciando il disegno di pace, il modello sociale e il progetto di sviluppo”.

Visioni diverse, idee diverse che si uniscono però sotto il segno della solidarietà al popolo greco, e domani anche il capoluogo sannita farà la sua parte. 

Michele Palmieri



Articolo di Lavoro / Commenti