Ricorso da parte del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna contro l’eolico

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Parco eolico (foto di archivio)Parco eolico (foto di archivio)

Ricorso per le autorizzazioni rilasciate dalla regione Campania per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonte eolica, in aree protette SIC, ZPS ed Habitat Prioritari ai sensi del D.P.R. 357/97 indirizzata alla Comunità Europea, al Presidente della Regione Campania, al Ministro per l’Ambiente, al Corpo Forestale dello Stato di Benevento, al procuratore della Repubblica di Napoli ed al Presidente della Regione Molise. Il ricorso nasce dal Fronte Sannita per la Difesa della Montagna che attraverso le associazioni e i comitati del WWF Sannio, Italia Nostra Onlus, LIPU Sezione di Benevento, “Lerka Minerka“ Associazione escursionistica-naturalistica, Comitato Civico per la Tutela e la Salvaguardia della Montagna di Morcone, RU.De-RI Associazione Design per la Rigenerazione dei Territori, A Guardia dell’Ambiente, Comitato anti eolico “Don Chisciotte”, il 26 agosto scorso ha inoltrato il ricorso. L’intervento si è reso necessario per l’elevato impatto ambientale degli impianti eolici nell’area limitrofa al Matese. Saturata quasi interamente l’area dell’Alto Sannio Fortorino, l’onda lunga delle richieste di autorizzazioni per la realizzazione di impianti eolici si è spostati verso l’area del Matese Sud-Orientale compresa tra le Valli del Titerno e del Tammaro, incentrando l’obbiettivo sull’area ai confini del Parco Regionale del Matese e dei confini regionali del vicino Molise. Così i comuni di Pietraroja, Cerreto Sannita, San Lupo, San Lorenzo Maggiore, Morcone e Pontelandolfo si sono visti arrivare, ed in parte autorizzare, da parte della Regione, richieste per la realizzazione di impianti eolici che risulteranno devastanti per l’economia locale tradizionale e per gli habitat tutelati dalla Comunità Europea. Già in passato la Provincia di Benevento ha rilasciato decine di autorizzazione di installazioni di pali eolici fino ad 1 MW, aventi lo stesso impatto sulle aree protette dalla Comunità Europea. Tra impianti autorizzati (Morcone - Pontelandolfo e San Lupo), in via di autorizzazione (Morcone, Pietraroja) e sospesi (Cerreto Sannita e San Lorenzo Maggiore), è prevista una potenza nominale di produzione di energia elettrica di 334 MW che tradotti in pali eolici si trasformano in 126 pali alti 150 metri con fondazioni variati tra i 30 e 40 metri di profondità.
Giuseppe Fappiano del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna ha sottolineato come da parte della Regione non siano stati presi in considerazione la questione degli habitat, quello prioritario 6220 “Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea” (risulta particolarmente abbondante nel SIC) e l’habitat 6210 “Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (con intensa fioritura di orchidee, accertata durante i sopralluoghi). “La presenza di entrambi gli habitat è stata accertata con sopralluoghi a cui hanno partecipati rappresentanti delle associazioni e dei comitati e specialisti floristi e botanici. In particolare – ha sottolineato Fappiano - gli impianti di Morcone (Montagna Fasana) 19 torri eoliche, San Lupo (Monte Ciesco Serra la Giumenta - Monte Croce - Saudiello) 14 torri eoliche, Pietraroja (Passo Vecchio - Monte Valluccio - Monte Pagliarelle - Monte Cepponeta – Serrone - Serra del Carpino – Triari - Valle Cupa) 40 torri eoliche, incidono negli Habitat Prioritari 6210 e 6220. Ciononostante, nelle autorizzazioni rilasciate non risulta mai considerata la presenza degli habitat”. Attraverso il ricorso il Fronte Sannita per la Difesa della Montagna ha richiesto alla Commissione Europea di avviare un’istruttoria finalizzata all’apertura di una procedura di infrazione contro la Repubblica italiana per violazione della direttiva 92/43 CE, in quanto la Regione ha autorizzato molteplici impianti nel perimetro di un SIC senza considerare i loro effetti cumulativi sull’habitat, omettendo di fissare le misure compensative sugli habitat prioritari presenti e, infine, omettendo di considerare l’incidenza sugli altri siti di interesse comunitario limitrofi alla Regione Campania di annullare le autorizzazioni già rilasciate per la realizzazione di parchi eolici nel perimetro del SIC “Pendici meridionali del Monte Mutria” e di astenersi dal rilasciare nuove autorizzazioni; al Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Provinciale di Benevento, di vigilare al fine di garantire la corretta conservazione del Sito di Interesse Comunitario; alla Procura della Repubblica di Napoli di accertare eventuali reati connessi alla valutazione di impatto ambientale ed alla autorizzazione unica degli impianti eolici sopra indicati, anche in relazione a eventuali falsi configurabili nelle progettazioni e negli elaborati di valutazione di incidenza, che non indicano le interrelazioni tra tutti i progetti né l’impatto sugli habitat prioritari e l’incidenza sui SIC limitrofi anche se localizzati nella Regione Molise.



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