Riforma Madia sulla Pubblica Amministazione: ecco cosa cambia

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Marianna MadiaMarianna Madia

Palazzo madama ha approvato con 145 e 97 no la Riforma della Pubblica Amministrazione. Numerose le novità che riguarderanno anche i cittadini.
 

La Riforma della Pubblica Amministrazione è stata approvata dal Senato con 145 si e 97 no, tante le novità, dai concorsi ai licenziamenti in caso di condanna, fino alla visita fiscale e al pagamento di multe e bollette.

Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione, cosa non da poco conto è che il numero legale al Senato (150 voti) è stato assicurato dalle opposizioni, le novità riguardano gli incarichi dirigenziali. Sia la carriera che il reddito infatti, sarà valutata in base al merito. I dirigenti saranno anche licenziabili, niente incarichi a vita ma avranno una durata di 4 anni con una possibile estensione di altri 2. Inoltre, i dirigenti condannati dalla Corte dei Conti potranno essere revocati, così come in caso di condanna dalla magistratura contabile dovranno risarcire il danno. Infine non esisterà più la figura del segretario comunale mentre le visite fiscali saranno effettuate dall’Inps e non più dall’Asl. Non esisterà il voto minimo di laurea per i concorsi e di conseguenza la norma di valutazione degli Atenei

Novità importanti riguarderanno anche il Corpo Forestale dello Stato che sarà assorbito dall’Arma dei Carabinieri, mentre chi ricopre il settore anti-incendio entrerà a far parte del corpo dei Vigili del Fuoco. Inoltre, il numero unico per le emergenze sarà il 112 mentre scompariranno 118, 113 e 115.

Ridotto, sarà anche il numero delle Prefetture, gli uffici saranno incorporati nell’Ufficio territoriale unico dello Stato, mentre Palazzo Chigi avrà maggiori poteri in ambito di controllo soprattutto sulle agenzie fiscali, e dura stretta anche sulle aziende partecipate. Il pubblico registro automobilistico, sarà di competenza del Ministero dei Trasporti mentre è previsto una revisione degli stipendi per authorities e Capitanerie di porto. Tagli sono previsti anche per le Camere di Commercio che dovranno ridursi ci circa 45 unità passando da 105 a 60, non saranno tagliate quelle che contano almeno 75mila aziende iscritte.

La Riforma Madia, riguarda anche le grandi opere. Le pratiche infatti, saranno dimezzate del 50% ed il premier al riguardo avrà poteri sostitutivi. Introdotto il “silenzio assenso”, le amministrazioni avranno 30 giorni per rispondere, 90 giorni in caso di tutela ambientale, paesaggistico – territoriale, beni culturali e salute dei cittadini, altrimenti scatterà il si. A decidere in caso di intoppi sarà direttamente il presidente del Consiglio. Anche la Conferenza dei Servizi sarà sveltita.

Sarà possibile inoltre, pagare multe e bollette anche se per somme basse (massimo 50 euro), scalando direttamente il credito dal cellulare. Introdotto anche il Freedom of information act, tutti infatti potranno accedere ai documenti della Pubblica Amministrazione. I decreti riceveranno una sfoltita, non i dlgs, per sciogliere tutti i nodi riguardanti rinvii e procedimenti attuativi con una delega affidata al Governo. 



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