Vigorito, fiducia a Imbriani allenatore con Martinez: 'Scelta ponderata, il progetto Benevento continua'

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NOSTRO SERVIZIO - Campilongo, Cuccureddu o Vullo? Nessuno dei tre, il Benevento la soluzione la risolve dando fiducia a Carmelo Imbriani ed Jorge Martinez, rispettivamente tecnici di Berretti ed Allievi della famiglia giallorossa. L'ufficialità è giunta questo pomeriggio nella sala stampa "Marco Santamaria" dello stadio Vigorito di Benevento dal patron giallorosso Oreste Vigorito. Una conferenza stampa che ha messo fine al toto-allenatore che si era scatenato subito dopo l'esonero di Gianni Simonelli dalla panchina giallorossa.
Una scelta ponderata, sicuramente gradita alla maggior parte dell'ambiente giallorosso: Imbriani e Martinez sono i volti del Benevento che lotta, corre e vince oltre ad essere un mix di attaccamento alla maglia ed esperienza che possono fare al caso del bistrattato torneo fin qui condotto dal Benevento. Una "strana coppia" che però già collabora nei settori giovanili dei giallorossi da tre anni, in perfetta sinergia. Con loro il preparatore atletico Vito Azzone che prende il posto di Armando Fucci. Saluta la famiglia giallorossa anche l'allenatore in seconda Sossio Perfetto, un fedelissimo di Simonelli.
Tocca a Vigorito "benedire" la scelta del duo: Imbriani, un cuore tutto sannita, calciatore e tifoso del Benevento, sarà l'allenatore mentre Jorge Martinez, tecnico uruguagio, "giramundo" di provata esperienza tra campionati brasiliani e paraguayani,ci metterà l'esperienza e la verve come collaboratore fidato di Imbriani. Una coppia molto unita che ha accettato questa sfida rischiosa ma affascinante, facendosi forza l'uno con l'altro, e lasciando le guide giovanili che li stavano portando a scalare le classifiche dei rispettivi campionati: "Il settore giovanile non resterà senza guide - ha voluto subito precisare Vigorito - Manuel Landaida sarà l'allenatore della Beretti e Fabio Calcaterra quello degli Allievi pro-tempore". Altra novità, la "promozione" di Diego Palermo a collaboratore della prima squadra mentre Beppe Bifulco avrà più tempo per fare lo scouting e Mariotto avrà maggiori responsabilità nel settore giovanile.
Vigorito però non è d'accordo su chi considera tutto questo una rivoluzione al progetto triennale impostato in estate: "La parola esatta è assestamento - ha dichiarato il massimo dirigente giallorosso - siamo partiti con Sinomelli, non è andata come speravamo ed abbiamo deciso di rimodulare il tutto affidandoci ad una guida tecnica capace e responsabile. Non si tratta di certo di una soluzione di ripiego, questa è stata una scelta ponderata e premia l'attaccamento alla maglia e la professionalità di Martinez ed Imbriani". Il presidente del Benevento ha poi specificato le "modalità" del divorzio da Gianni Simonelli dopo qualche confusione di troppo che si era creata nelle ultime ore: "Simonelli non si è dimesso ma è stato esonerato. Assieme abbiamo deciso che qualcuno doveva scendere dal treno perchè il progetto faticava ad andare avanti. Voglio però precisare che se Simonelli mi avesse detto che intendeva continuare, non chiudevo così il rapporto". Infine una dichiarazione rivolta ai calciatori: "Non ho ancora parlato con loro - ha detto Vigorito - lo faranno gli allenatori. Posso però garantire che non ho sottovalutato o tollerato certi atteggiamenti dentro e fuori il rettangolo di gioco. Ora non ci sono più alibi: Simonelli ne ha fatto le spese ma, tra i calciatori, chi non se la sente può dirlo visto che tra quaranta giorni riapre il calciomercato".
Ed eccolo Carmelo Imbriani, ex attaccante lanciato nel grande calcio da Vujadin Boskov negli ultimi anni del Napoli di Corrado Ferlaino, per poi terminare la sua carriera nel Benevento dopo anni di militanza con tanto di promozione dalla C2 alla C1 e con lo storico gol nel derby del Partenio. Se la sua carriera da calciatore non è terminata come lui sognava, ora può rifarsi da allenatore: "Sono andato via dalla porta secondaria - ha ammesso il neotecinico giallorosso - e la cosa mi faceva male, ora rientrare in quello spogliatoio da protagonista mi regala tanto entusiasmo. Insieme a Martinez cercheremo di creare un cocktail importante con passione, carisma e tanta abnegazione. Ringrazio la famiglia Vigorito a cui sono molto legato". Imbriani è un uomo di calcio e chiama a raccolta l'intero ambiente: "Vorrei che in questo momento tutti si stringessero attorno a me e alla squadra. Credo che questa squadra ha bisogno di autostima: con il lavoro quotidiano possiamo tirarci fuori da questa situazione. Sono convinto che il gruppo vale tanto, non è possibile che una squadra che le prime quattro giornate era fortissima è diventata ad un tratto insufficiente. Devono scrollarsi di dosso tensioni psicologiche e giocare come sanno. A loro ho chiesto massimo rispetto perchè quando si lavora dobbiamo dare il massimo". Imbriani è stato allenato da Gianni Simonelli, una responsabilità in più che Carmelo accetta: "Ho sempre rispettato ed ammirato tanto Simonelli e mi fa strano sostituirlo: il calcio è questo e la società si fida di me e Martinez che conosciamo l'ambiente. L'amore per questa maglia è infinito e ce la metteremo tutta: se ci saranno degli errori saranno sempre fatti in buona fede. Rivoluzioni tattiche? In questo momento fare stravolgimenti tattici è difficile però metteremo in campo dei concetti chiave del progetto mio e di Martinez".
La parola passa poi a Jorge Martinez: "Una decisione non facile - ha ammesso il tecnico sudamericano - ma il progetto-Benevento viene prima di tutto. Noi abbiamo un'idea molto chiara di quello che si può fare. Ho trovato una squadra che ha voglia di crescere e migliorare che vuole entrare nella storia del club per qualcosa di positivo. Noi abbiamo questa opportunità e vogliamo ricambiare la fiducia che Vigorito ha sempre dato a noi. I calciatori conoscono bene il nostro modo di lavorare: oggi abbiamo fatto un allenamento positivo di grande intensità". Martinez ha già le idee chiare su come deve giocare la squadra: "Vengo da una scuola sudamericana, ho lavorato in Brasile, Paraguay e Uruguay, cerchiamo di fare un calcio che mira al bel gioco. Proveremo a giocare in modo veloce, con pochi tocchi di palla". Chiude la conferenza il neopreparatore Azzone: "Ringrazio il presidente Vigorito per questa grandissima opportunità, lavorerò con entusiasmo. La nostra metodologia è quella di sviluppare molto il lavoro con il pallone".



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