Coni: Collarile ricorda Fra Antonio Bevilacqua

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“Fra Antonio Bevilacqua per noi sportivi è stato sempre Padre Antonio. Arrivò nel 1959 al Centro Sportivo Italiano come assistente spirituale in sostituzione di Don Emilio Matarazzo, che era stato trasferito a Pontelandolfo e fu subito un vulcano di iniziative”. Queste le prime parole del Presidente Provinciale CONI, Mario Collarile. “Nel campetto dietro la Basilica della Madonna delle Grazie si praticava calcio con l’associazione “Le Grazie”. Padre Antonio inserì anche l’atletica leggera, la pallacanestro, la pallavolo, il tennis tavolo; in seguito avrebbe portato anche la scherma presso la sede del Cento Sportivo Italiano. Padre Antonio aveva capito che lo sport è un formidabile mezzo per attrarre i giovani e soprattutto è uno straordinario mezzo educativo. La sua carriera di dirigente sportivo fu travolgente: in venti anni dal 1960 al 1980 fu dirigente regionale di atletica leggera e pallacanestro, collaborando con personaggi del calibro di Amedeo Salerno e Gianni Petrucci, l’attuale Presidente Nazionale del CONI. Tra il 1965 e il 1966 in Campania ci fu l’esplosione del rugby. All’epoca Padre Antonio accompagnato da Aldo Cusano portarono a Benevento il rugby che, con l’arrivo poi di Franco Ascantini, cominciò una splendida avventura ed una scalata senza soste. Ora che Padre Antonio non c’è più, ci piace pensare che abbia ritrovato, lassù, atleti, dirigenti ed arbitri che lui ha formato e che l’hanno preceduto. Noi sportivi, che crediamo nel Paradiso degli sportivi, sappiamo che la Morte è solo la fine del primo tempo. Ora Padre Antonio è lassù con i suoi amici sportivi, che ha ritrovato e ha cominciato a giocare il suo secondo tempo; e sempre con il sorriso sulle labbra” – ha concluso Collarile.



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