Antica saggezza

16:56:47 1007 stampa questo articolo

I detti antichi che citerò questa settimana rappresentano fatti concreti di vita quotidiana. Iniziano con il descrivere persone che nella vita, pur lavorando duramente, ricevono in cambio quasi niente; mentre altre, lavorando poco, conducono una vita brillante e agiata.
Ebbene nel parlare di simili personaggi si usa dire: “Chi magn’ carne e chi sug’ brodo (chi mangia la carne e chi succhia il brodo).
Altro proverbio simile al primo ma molto più colorato chiarisce il concetto di ricchezza apparente: “Chill’ è cumm’ a nu cane ‘e chianca spuorc’ e sang’ e senza carn’” (quello è come un cane di macelleria, sporco di sangue di animali macellati ma senza mai provare della carne).
Per chiudere questa piccola carrellata di detti antichi mi piace citare una prova di grande saggezza da parte di un padre nei confronti di un proprio figlio, giocatore d’azzardo, voglioso di rivincita dopo una sonora batosta. “Figl’ mio nun mi dispiace che è perz’, mi dispiace che te vuo’ rifa’”. A quest’ultimo detto non c’è commento per la grande lezione di saggezza che contiene.
Ottavio Pietrantonio



Articolo di / Commenti