Benevento celebra il 25 aprile, un riferimento per tutti gli italiani liberi

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"L'Italia è riuscita a farcela allora, quindi può farcela ancora ma occorre rispettare la nostra Costituzione". Così il presidente dell'Anpi (Associazione Nazionale Partigiani italiani) sannita, Tonino Conte, al termine del tradizionale Corteo del 25 aprile, giornata della Liberazione ed anniversario della Resistenza. Festa nazionale nel nostro Paese, dal 1946, un giorno fondamentale per la storia d'Italia: la fine dell'occupazione nazista ed il termine del ventennio fascista, avvenuta il 25 aprile 1945, al termine della seconda guerra mondiale. Convenzionalmente fu scelta questa data, perché il 25 aprile 1945 fu il giorno della liberazione di Milano e Torino. Oggi come non mai, una giornata per i diritti. Il corteo di Benevento si è snodato da piazza Orsini per poi concludersi in piazza Matteotti dove, oltre a Conte, ha preso la parola anche Giuseppe Crocco, meglio conosciuto come "Caramba", partigiano sannita da sempre presente all'appuntamento del 25 aprile beneventano. E "Caramba" che ha vissuto sulla sua pelle quel delicato momento storico per il Paese ha così commentato: "Questa non è solo la giornata della Liberazione, ma deve diventare anche quella della pacificazione". Ma la costruzione del Paese può essere raccontata anche dagli studenti, come Valeriano che ha citato Calamandrei ed il suo discorso sulla Costituzione Italiana. Tanti gli striscioni presenti al corteo, da quello dell'Anpi al "Senza Patria", passando per le sigle sindacali, pensionati, associazioni di volontariato, esponenti del "Depistaggio" che ieri sera avevano riunito gran parte della gente con un concerto dei Sancto Ianne presso il pattinodromo di via Mustilli. Una bella giornata, importante e da non sottovalutare in momenti particolari e di confusione come quelli odierni, condita dalle note della banda musicale di Cusano Mutri. E' importante ribadire con coraggio e fermezza che i valori a cui ispirarsi sono quelli costituzionali.
Gaetano Vessichelli



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