Benevento e il Natale a due velocità. Corsa al regalo, proteste e mense solidali

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N.S. - Benevento ed il Natale ai tempi della crisi. Una città a due velocità, tra lo shopping degli ultimi giorni, le proteste e le mense solidali.
Così, mentre nei centri commerciali e lungo il corso Garibaldi si è consumata la 'corsa' all'ultimo regalo, non sono mancate manifestazioni emblematiche: proprio il corso Garibaldi sembra essere una sorta di spartitraffico tra il Natale che si vorrebbe vivere e la dura realtà. Tra le 'casette di legno' della Camera di Commercio spunta l'oramai noto Babbo Natale con la sua slitta dove bimbi e adolescenti si fermano per qualche fotografia. Proprio ieri però, il Movimento di Lotta per la Casa ha 'regalato' a Babbo Natale tre pacchi polemici ricordando all'intera cittadinanza l'episodio di via Episcopio o i momenti di tensione dello scorso 3 dicembre a Palazzo Mosti. I cittadini si fermano, osservano quei pacchi depositati sulla slitta, leggono e si chiedono di cosa si tratta. Le luminarie del corso e delle altre vie dello shopping non bastano per avvolgere tutto in un'atmosfera di gioia. Basta spostarsi di qualche metro e battere le strade dei quartieri della città per accorgersi che, nonostante gli sforzi e la voglia di normalità, non è Natale per tutti. Ed ecco che riparliamo di via Episcopio perchè lì, c'è lo sportello mensa della Caritas, sempre più affollato di cittadini (e non). Molte serrande di esercizi commerciali sono abbassate, ci sono i cartelli vendesi mentre sono ancora troppi quelli che cercano fortuna mentre grattano tra nervosismo e speranza i "Biglietti della fortuna". Una vera e propria "droga" che costa dai due ai cinque euro. Contrasti, dicevamo, ed ecco allora che "l'antivigilia" è stata caratterizzata dal traffico eccezionale tra ingorghi e automobilisti indaffarati a cercare un parcheggio. I soliti problemi di 'abbondanza' tra via Napoli ed il quartiere Epitaffio con code, anche di un'ora, per raggiungere il centro commerciale. Situazione analoga in via dei Longobardi, oppure a ridosso del centro storico. Poi c'è la curiosità legata ai bancomat, fuori servizio, forse perchè i beneventani hanno esaurito i contanti. Da quartiere a quartiere lo scenario cambia: si danno da fare i commercianti, lavorano senza sosta i supermarket, le offerte già abbondano mentre si addizionano cingalesi e nordafricani che 'chiedono' aiuto vendendo gadgets natalizi o rose verniciate per pochi centesimi. A poca distanza due ragazzi parlano di viaggi: 'Dopo Natale, passeremo il Capodanno all'estero".

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