'Episcopio occupato' replica al sindaco: 'Non ci criminalizzi e risolva la questione'

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"Caro Sindaco lei dice che chi varca Palazzo Mosti riceve assistenza perchè in periodo di crisi bisogna essere affianco a chi vive gravi problematiche sociali ma con noi non è stato così e ci sono le prove degli incontri ufficiali che sono intercorsi tra noi. Ci ha abbandonati, per quei minori c'è stato un grave disinteresse da parte di tutti e oggi ci vuol far passare per dei criminali che minacciano rifiutandosi di far vedere in che stato vivono i bambini. Dove era quando gridavamo aiuto e denunciavamo il fatto che qualcuno stava per perdere casa? Dove era quando imploravamo di trovare delle soluzioni?". La nota di replica degli attivisti del Movimento in Lotta per la Casa ribadisce, ancora una volta, la totale stasi della "trattativa" tra sindaco e occupanti dello stabile di via Episcopio. In mattinata la missiva di Fausto Pepe, che chiedeva alle famiglie di liberare la proprietà privata, "trasferirsi" in strutture pubbliche comunali e concedere la visita dei minori agli assistenti sociali. La risposta degli occupanti non si è fatta attendere, ma non era certo quella che il primo cittadinio auspicava: "Protestiamo per difendere quei minori, i nostri figli che oggi dice di voler tutelare. Se qua ci sta qualcuno che vuole difendere i bambini - si legge nella lunghissima nota - siamo noi genitori intenzionati a salvaguardarli e aiutarli ad avere una vita felice come tutti i bambini del mondo civile ,mentre lei ci intima di smettere di lottare per un diritto e ci criminalizza facendoci passare per dei loschi delinquenti. Nessuno nega a nessuno di vedere i nostri figli ma il tutto va fatto sotto Palazzo Episcopio alla presenza del nostro legale perchè non intenzionati a subire minacce da parte di chi dovrebbe tutelare la famiglia tutta, non vogliamo che il Sindaco criminalizzi ingiustamente chi ha abbandonato per mesi , facendoli passare per dei cattivi genitori. Si impegni a trovare una sistemazione idonea che non sia un casermone poco igienico in cui ammassare tutti, si attivi per applicare la legge regionale del 97 art. 13 comma 1 che stabilisce che in caso di emergenza il 25% degli immobili possono essere destinati a tale scopo essegnandoli in via temporanea. Il Prefetto Lo Mastro, proprio in questa città anni fa, intorno al 2004/2005 coadiuvato dal Sindaco D'Alessandro e l'Assessore ai servizi sociali Pasquariello, applicò questa legge , quando esplose l'emergenza abitativa per le famiglie degli ex alloggi Inpdap.Ci riuscì D'Alessandro con umiltà e solidarietà perchè non può farlo lei? Esiste inoltre la legge sulla requisizione degli immobili del 1865, legge tuttora valida, che stabilisce la possibilità di requisire anche immobili privati , in via temporanea in caso di emergenza .Non mancano esempi di requisizioni avvenute per far fronte a situazioni di emergenza abitativa, quando l'edilizia popolare non ha abbastanza risorse e alloggi disponibili per soddisfare la domanda diabitazioni dei ceti meno abbienti. Un caso eclatante fu quello del Sindaco democristiano di Firenze Giorgio La Pira al qual e lei sindaco ha detto più volte di ispirarsi. Chi ci ha indotto a commettere tale gesto disperato è stata la sua indifferenza, chi non trova soluzioni pur avendone gli strumenti ,e le leggi è lei . Pertanto se dovessero venirci a sgomberare (ipotesi però scartata dal sindaco Pepe) senza che insieme non si trovi una valida alternativa, il colpevole sarà lei che se ne assumerà tutte le responsabilità politiche e che sta usando i minori come appannaggio per scaricare le sui gravi inadempienze agli occhi dell'opinione pubblica".
Gli occupanti hanno poi inviato in allegato diverse foto (come quella da noi pubblicata in questo articolo) per testimoniare la bonità della gestione dello stabile di via Episcopio



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