GdF. Recuperati reperti per 2milioni di euro. E’ l’operazione più importante nel Sannio
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NOSTRO SERVIZIO - E’ tra i più grandi sequestri di opere archeologiche nel Sannio e tra i più importanti in Campania e nel centro sud. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Benevento ed attraverso un’approfondita attività di intelligence si è giunti a Castelpagano dove in casa si un incensurato di 46 anni, sono stati trovati 400 reperti archeologici, oltre a diversi frammenti di epoche differenti. Il valore dei materiali è di 2 milioni di euro. Il pezzo più importante è un cratere del valore di 150mila euro, mentre i reperti meno importanti hanno comunque un valore che si aggira tra gli 800 ed i mille euro. Grande è stata la soddisfazione del Colonnello della Finanza, Cesare Marangoni che ha coordinato le indagini. “Siamo soddisfatti del lavoro svolto, non tanto perché abbiamo arrestato un ricettatore, ma perché è stata recuperata una parte importante del nostro patrimonio storico che torna allo Stato e che potrà essere fruito dalla collettività”. Parole di soddisfazione anche da parte della referente territoriale per la Soprintendenza, Luigina Tomay, che però ha sottolineato che chi “fa razzia dei reperti archeologici, ci ruba la storia. Per noi studiosi, recuperare un reperto è un successo, ma allo stesso tempo uno svantaggio, perché non sappiamo da dove viene e in che contesto è stato trovato”.
Si è conclusa durante la notte una operazione di contrasto al traffico clandestino di reperti archeologici. I finanzieri sanniti hanno recuperato oltre 400 tra crateri, brocche, anfore, alabastra e aryballoi provenienti da varie aree della penisola. Una persona è stata deferita alla procura della repubblica presso il tribunale di Benevento per ricettazione. I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 10.30 presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento.