Lipu Benevento: 'Basta pale eoliche nei monti del Sannio'
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"Che i monti del Matese siano un territorio adatto alla vita dei grandi uccelli rapaci lo si sapeva da tempo". A sostenerlo, in una nota stampa, la Lipu Benevento che ricorda dell'episodio avvenuto nell'estate 2007 quando Infatti quando "gli attivisti di Benevento trasportarono al Centro Recupero Fauna Selvatica LIPU a Casacalenda (Cb) un giovane biancone (Circaetus gallicus) in difficoltà, ritrovato nell'area matesina, effettuarono un intervento di grande importanza per la conservazione di questa specie essendo un uccello abbastanza raro. Negli anni successivi gli attivisti della LIPU beneventana hanno avvistato, in momenti diversi, esemplari di biancone volare tra le montagne del Matese confermando la presenza di questa specie anche nell'area sud di tali rilievi montuosi. Il biancone è un uccello rapace dalle notevoli dimensioni avendo un'apertura alare che può arrivare anche a 190 cm ed è chiamato in questo modo per la colorazione chiara del petto e della parte inferiore delle ali. E' detto anche aquila dei serpenti perché si nutre prevalentemente di questi rettili e per tale ragione migra andando a svernare in Africa a sud del Sahara, ma ritorna a primavera in Europa e anche sui monti del Matese dove nidifica. La presenza di importanti specie di uccelli rapaci nella parte meridionale dei monti del Matese è stata confermata dagli ultimi avvistamenti di ambientalisti sanniti. Ne da notizia il presidente dell'Associazione escursionistica-naturalistica Lerka Minerka, il geologo Roberto Pellino, che in località Pesco Rosito nel comune di Pietraroja ha avvistato e fotografato l'aquila reale (Aquila chrysaetos), mentre a Tre Cantoni nel territorio di Morcone due attivisti del CAI hanno potuto ammirare l'elegante nibbio reale (Milvus milvus) volteggiare sulle praterie d'altura. Alla luce di tutto ciò si fa sempre più preoccupante l'autorizzazione di numerose pale eoliche alte fino a 150 metri in quei territori. Infatti afferma Giuseppe Fappiano, esponente di Lerka Minerka e coordinatore del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna: ?Purtroppo per il nostro territorio e per la biodiversità sul Matese sono stati approvati progetti di impianti industriali per la produzione di energia da fonte eolica nei comuni di Pietraroja, dove già nel 2011 furono autorizzate 45 pale, e più recentemente nel territorio di Morcone in località ?Montagna? 19 pale, mentre tra Morcone e Pontelandolfo le pale autorizzate sono 15, a S. Lupo è stato invece approvato un progetto con 17 pale, oltre ad un altro impianto interamente nel territorio di Pontelandolfo di 21 pale?. La LIPU che in varie parti d'Italia è in prima linea per limitare la proliferazione indiscriminata degli impianti eolici che contrastano con la conservazione delle specie di uccelli rapaci e non solo di questi, è stata tra i fondatori, grazie ad alcuni attivisti della sezione locale, del Fronte Sannita per la Difesa della Montagna, perché in provincia di Benevento si possa giungere ad una più consapevole politica energetica che sia ecocompatibile e rispettosa del paesaggio, oltre che delle persone che vivono e usufruiscono di questo territorio. Per la Sezione LIPU del Sannio Beneventano quanto si sta facendo sui monti del Matese con decine e decine di aerogeneratori autorizzati e con altri per i quali è stata avanzata la richiesta di installazione, non rispetta affatto questi principi, quindi invoca sia il fermo delle autorizzazioni sia la revisione dei progetti già approvati. Appare, infatti, che non siano state tenute in giusto conto le caratteristiche naturalistiche delle montagne del Matese meridionale, non a caso inserite a suo tempo in un Sito di Interesse Comunitario (SIC) censito dalla Regione Campania e approvato dall'Unione Europea secondo i dettami della Direttiva Habitat del 1992".