Tappa telesina per il camper del progetto "Questo non e' amore" della Polizia

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Camper antiviolenza Camper antiviolenza

Farà tappa a Telese Terme, il 30 ottobre, il camper della Polizia di Stato del progetto “Questo non è amore”, per la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere.

Prosegue la campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore”, promossa dalla Questura di Benevento, finalizzata alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. Martedì 30 ottobre 2018, dalle ore 10, il camper della Polizia di Stato sarà in piazza Minieri a Telese Terme per un incontro con la cittadinanza e gli studenti degli Istituti dei Comuni della Valle Telesina.

L’iniziativa vuole agevolare e favorire un contatto diretto con le potenziali vittime e offrire il supporto di una equipe multidisciplinare composta da funzionari e operatori specializzati della Polizia di Stato insieme ai referenti delle associazioni antiviolenza. Attraverso il camper, che costituisce un’aula didattica multimediale, la Polizia di Stato intende creare dei momenti d’incontro volti a rompere l’isolamento e il dolore delle vittime di violenza di genere, offrendo il supporto di un’equipe di operatori specializzati, in prevalenza composta di donne e formata da personale della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine e da psicologi delle associazioni antiviolenza che forniranno informazioni sugli strumenti di tutela e di intervento in situazioni di violenza.

Presso il camper la cittadinanza potrà incontrare direttamente gli operatori della Polizia di Stato per reperire materiale informativo e segnalare o denunciare fatti o episodi inerenti il tema dell’iniziativa.

Sull’appuntamento è intervenuta anche l'assessore alle Pari Opportunità del Comune di Telese Terme, Filomena Di Mezza. “Ringrazio la Polizia di Stato di Benevento, il Questore Bellassai e il Commissario Tranquillo – dice Di Mezza – per questa importante iniziativa e per la rete che stiamo portando avanti tra Forze dell'Ordine, Comune, Scuole che offre un’occasione concreta ai cittadini, e in particolare ai nostri ragazzi, di incontrare operatori qualificati e con diverse competenze. In prima fila ogni giorno nel cercare di prevenire e di
contrastare comportamenti violenti e di prevaricazione che purtroppo continuano a segnare le relazioni interpersonali di genere, spesso anche in famiglia”.



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