Via Francigena. I Cammini dell'Italia Centromeridionale potenziale turistico del futuro

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Intercettare il turismo religioso e farlo passare per Benevento. Era questo l'intento che portò l'adesione del Sannio al progetto della  "Via Francigena del Sud". A distanza di qualche anno arriva un primo positivo bilancio.

La Via Francigena del Sud costituisce un itinerario del Sacro in Campania. Il progetto ha voluto realizzare un prolungamento dell’itinerario di Sigerico che, partendo da Roma, e passando per la Campania fino alle coste pugliesi, guiderà i pellegrini del XXI secolo alla volta della Terra Santa, un viaggio verso le origini della fede, di cui la prima tappa è rappresentata dal tratto nel Sannio Beneventano.

“Il 2017 anno del turismo ambientale. L’Italia potrebbe far registrare una grande impennata di turisti . Nella sola Inghilterra ben 38 milioni di persone hanno deciso di praticare turismo ambientale e l’Italia con promozione capillare potrebbe attirarne una buona fetta”, dichiara in proposito Stefano Spinetti, presidente dell'Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche (AIGAE).

“Lungo la Via Francigena le presenze sono aumentate del 30%"- aggiunge Marco Aguiari, Presidente del Comitato della Francigena Sud - "in un anno con trend in crescita molto interessante, soprattutto là dove vi sono stati investimenti in strutture ricettive e segnaletica. Possiamo dire con sicurezza che i Cammini dell’Italia centromeridionale rappresenteranno le mete più ambite per il turismo in Italia. Nella sola Francigena Nord le presenze di camminatori hanno superato i 10.000 ma è probabile che sfugga a questa contabilità un gran numero di persone che non alloggiano negli ostelli ma in altro genere di strutture”.

“L'80% dei camminatori sarebbero italiani; di questi solo il 60% conclude il proprio cammino a Roma – ha proseguito Aguiari - il che significa che almeno il 40% è composto da persone che ne percorrono solo alcuni tratti per il tempo massimo di una settimana e qui possono, a buon diritto, essere classificati nell'ambito dei turisti. Va anche detto che ben oltre il 50% dei camminatori è donna.

Se questi numeri hanno la capacità di rappresentare una realtà allora è possibile capire cosa abbia determinato questo successo e se sia replicabile nell'Italia centromeridionale considerando le attrattive naturali e culturali che possono giocare un ruolo. Limitandoci alla Via Francigena del Sud esiste un patrimonio di architetture religiose dal gotico cistercense dell'Abbazia di Fossanova, al Romanico più puro della cattedrale di Sessa Aurunca sino alla Cattedrale di Trani; per quanto riguarda il patrimonio archeologico possiamo considerare l'area della città romana di Minturnae ma anche in questo caso è solo un esempio.

L'enogastronomia rappresenta sicuramente un importante fattore d'attrazione ma un tema di sicuro appeal è la propensione della gente ad accogliere chi cammina (o va in bicicletta) facendolo sentire sempre a casa. Va anche considerato che il clima consente anche un forte destagionalizzazione dei flussi turistici creando economia anche in aree altrimenti neglette. Con minimi interventi ben ragionati è possibile rendere i Cammini dell'Italia Centromeridionale un vero fenomeno turistico”.

Spinelli conclude che “Il 2017 sarà l’anno del turismo ambientale . Nella sola Inghilterra ben 38 milioni di persone decideranno di fare turismo ambientale. Qualora l’Italia si organizzasse con una grande politica di promozione del territorio , riusciremmo nel 2017 a registrare un aumento turistico di ben 3 milioni di persone dalla sola Inghilterra . Sarebbe un risultato importante per un’Italia che, all’indomani del terremoto , ha una notevole necessità di rilanciare l’immagine di alcune aree” .

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