"Primarie delle idee", Benevento Libera ha incontrato i cittadini del Rione Ferrovia

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Luigi BocchinoLuigi Bocchino

È andata in scena sabato 19 dicembre, alle ore 17.00, presso il Grand Hotel Italiano a Viale Principe di Napoli, l’incontro promosso da Benevento Libera denominato “Primarie delle idee” dove si è discusso sul tema: “Benevento-Ferrovia: nuove reti di collegamento per il rilancio della città”.

L’incontro, che ha visto la partecipazione attenta e attiva di numerosi cittadini, è cominciato con l’intervento di Luigi Bocchino, dell’associazione “Benevento Libera” il quale ha sottolineato la funzione delle “Primarie delle idee” per rendere protagonisti i cittadini. “Perché - ha affermato - in questa città ciò che manca sono le idee e i progetti. Non scarseggiano i candidati. Qui è in gioco il destino di una città che già alle scorse regionali si è espressa non votando ed è evidente che la responsabilità anche per questo è dell’ attuale amministrazione.

La crisi economica di Benevento – ha continuato - è stata aggravata dall’alluvione, in cui sono stati colpiti soprattutto i piccoli commercianti. Ci saremmo aspettati risposte dalla classe politica , ma sono mancate: ne è l’esempio che dal Governo centrale è arrivato il 5% dei contributi necessari e nessuno ha battuto i pugni. C’è un feudalesimo della politica che non si riesce a debellare e così facendo aumenta il divario con i cittadini. Noi – ha ricordato - abbiamo lanciato da tempo questo sasso nello stagno perché i cittadini devono ritornare a essere protagonisti di questa città. È un percorso difficile e accidentato perché le casse del Comune sono vuote e lo rimarranno se la prossima amministrazione non saprà farsi sentire in Regione per intercettare i fondi. Noi siamo e saremo contro i feudatari, siamo uomini liberi che non sono sul mercato e i nostri progetti non possono essere oggetto di contrattazione ad personam come sta accadendo in questo ultimo periodo”.

Bocchino ha poi parlato dei problemi del Rione Ferrovia, che dovrebbe essere il biglietto da visita della città e invece è un quartiere a “luce nera” per l’imponente presenza, anche di giorno, delle prostitute, a discapito della sicurezza e del decoro, e in cui la situazione della viabilità è tragica. Il rappresentante di “Benevento Libera” ha poi sottolineato l’importanza della riqualificazione del Monopolio di Stato sostenendo la pericolosità per l’ecologia di centinaia di videogiochi al centro della città.

Pasquale Orlando,nel suo intervento ha sostenuto che la definizione “Primarie delle idee” è felice perché si parla di argomenti. “C’è stata – ha detto - mancanza di responsabilità nel non parlare delle difficoltà economica. Ho fatto l’assessore a Castellammare – ha raccontato - dove il sindaco ha reso trasparente il bilancio. Non siamo più in anni con l’idea dello sviluppo infinito, dobbiamo parlare al presente in termini di progetti. Bisogna parlare di quello che si può fare, anche nei servizi sociali, pur rimanendo protagonisti e scegliendo insieme rispetto a tagli che ci capiteranno in tutti i casi. Con questi incontri possiamo rendere consapevoli i cittadini avendo così poi una città più attenta, dinamica e moderna. Benevento può farcela ma dobbiamo renderci conto che siamo i padroni di queste opportunità”.

“Per quello che è diventato questo rione – ha detto Lombardi responsabile cittadino del partito Conservatori Riformisti - viene da piangere pensando che è il biglietto da visita in una città che dovrebbe vivere di turismo. Non si è guardato allo sviluppo organico della città. Bisogna – ha sostenuto - guardare al Molise e alle aree interne della regione facendo sinergia. Noi dobbiamo lavorare – ha concluso - per il bene di questa città perché non merita il degrado che sta vivendo”

Domenico Forgione, presidente provinciale della CISAL ha sottolineato il problema del lavoro che “purtroppo – ha detto - nella nostra provincia manca. C’è la generazione dei trentenni che difficilmente troverà un lavoro. La spending review - ha aggiunto - taglierà nella pubblica amministrazione, fondamentale nella nostra città anche per l’occupazione. Se l’amministrazione comunale non è attenta a queste cose tutti i giorni avremo difficoltà. Siamo pronti a fare un discorso di programmazione e ricerca. Come sindacato abbiamo studiato un progetto per dare lavoro ai giovani: investire su turismo, agro alimentare, artigianato e ricerca universitaria che deve essere fondamentale. Sono maturi i tempi - ha concluso - per fare qualcosa di buono per la città”.

Giovanni Picone, attivista Lipu, ha giudicato non adeguato il lavoro dell’assessorato alla mobilità sostenibile. Ha ricordato che poco si è fatto per valorizzare la pista ciclabile di contrada Pantano e ha sottolineato la scarsa attenzione dell’amministrazione cittadina alle politiche ambientali ricordando che, a differenza delle altre città dove era organizzata dal Comune, a Benevento la settimana della mobilità sostenibile è stata organizzata da un privato con il patrocinio di palazzo Mosti.

Alba De Luca, ex operatrice commerciale di rione Ferrovia ha lamentato il suo disagio. “Per il degrado, la sporcizia – ha denunciato - mi è passata la voglia di uscire. Io credo che però responsabilità non è solo politica, ma anche personale perché la città è nostra. La sporcizia è dovuta soprattutto all’inciviltà e se ti ribelli e magari fai degli esposti resti inascoltato. Non c’è un controllo”.

È poi intervenuto l’on. Mario Pepe. “Benevento – ha spiegato - deve diventare un elemento di dinamicità per il Sannio per quando la Provincia non ci sarà più. A Benevento – ha aggiunto - deve vincere una lista civica, non un’alleanza. Deve vincere un insieme di brave persone e non signorotti, feudatari di turno che si autoinvestono. Si ha bisogno di una scossa, di un sussulto. Dobbiamo mettere al centro – ha sostenuto - l’interlocuzione con la Regione e pretendere molto di più nella divisione delle quote regionali. Non escludo una continuità territoriale con l’Irpinia. Sono convinto che possiamo farcela, che Benevento può uscire fuori da questa difficile e diventare di nuovo centrale. Dobbiamo avere il coraggio di rilanciarla con una politicache abbia un respiro alto. Io darò il mio impegno perché vinca la città”.

L’onorevole Arturo Iannaccone, assessore al Commercio del Comune di Avellino, ha voluto rimarcare la forte necessità di collaborazione tra irpini e sanniti per uscire dalla situazione dovuta alla precedente amministrazione regionale che non ha dato importanza alle città interne.

“Ci ritroviamo insieme – ha detto - per trovare una soluzione ai problemi dei cittadini. Il prossimo appuntamento elettorale è importantissimo, fondamentale, perché i capoluoghi di provincia saranno interlocutori diretti di Bruxelles senza più alcuna mediazione. C’è bisogno di nuove reti di collegamento, di una rete comune per la Sanità, di collaborazione per Università e Alta Formazione. Abbiamo grandi opportunità. Lo dobbiamo alle giovani e generazioni e a noi stessi. Rimbocchiamoci le maniche, e ritorniamo alla dimensione civica, che don Sturzo riteneva fondamentale per la costruzione della società”.

Il presidente del neo-comitato di quartiere Guido Scala ha spiegato che hanno deciso di dar vita al comitato per dare la possibilità a Rione Ferrovia, uno dei più popolosi, di avere voce rispetto alle problematiche che lo attanagliano: prima di tutto pulizia e prostituzione. “Un rione da qualche anno messo in disparte – ha chiosato - ma noi guardiamo al futuro e a migliorarlo”. In seguito proprio Scala, riguardo all'incontro "Primarie delle idee" come presidente del Comitato di Quartiere Nuovo Rione Ferrovia ha ribadito che "il Comitato non ha preso posizioni su quanto dichiarato da altri soggetti presenti all'incontro essendo, per statuto e per obiettivo, un'associazione senza fini politici nè tantomeno partitici. Inoltre riguardo al punto in cui il sottoscritto, nel suo intervento, avrebbe detto che il Rione da qualche anno sia stato messo in disparte è intenzione ribadire che tale affermazione non ha i contorni di polemica fine a se stessa, poiché non appartiene al modus operandi del comitato e in essa non ci riconosciamo".

Luigi Bocchino dell’associazione “Benevento Libera” chiudendo l’incontro ha poi dichiarato di essere “convinto che questa città ha in sé le capacità, la forza per riemergere da questa situazione drammatica. La politica - ha voluto sottolineare - è una cosa buona se ci sono persone che portano progetti, idee, programmi. Discutere dei quartieri, dei rioni è positivo. È un circuito democratico che si completa e parte dal basso. Con Avellino – ha continuato- non possiamo fare la guerra tra i poveri, perché è la maniera sbagliata per non risolvere i problemi. Noi possiamo partire da qui, perché il potenziamento delle reti ferroviarie può consentire uno sbocco e questo quartiere deve divenire un biglietto da visita per una città con una storia antica e gloriosa. Sono sempre più soddisfatto di quello che sta accadendo, perché quando si stimola la partecipazione è il cittadino che vince. Coloro che immaginano di avere in mano la città la consegnano invece all’antipolitica che sfocia nel qualunquismo. Noi auspichiamo che si apra in città un confronto sulle idee e i progetti. Ma di idee se ne sono visti poche- ha concluso - di candidati tanti”. 



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