"Maria e' annegata per un incidente", la tesi della criminologa Ursula Franco

15:4:27 9478 stampa questo articolo
Maria Ungureanu Maria Ungureanu

Ursula Franco la criminologa consulente di Daniel e Cristina Ciocan, nel caso dell'omicidio della piccola Maria Ungureanu, ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa in merito agli ultimi sviluppi della vicenda.

"Da consulente della difesa di Daniel e Cristina Ciocan" - ha dichiarato la Franco, in accordo con l'Avvocato Salvatore Verrillo che difende i due fratelli - "mi sento di affermare che Daniel riportò Maria a casa la sera del 19 giugno, dopodiché non la incontrò più; non è un caso che le risultanze delle indagini escludano un coinvolgimento di Daniel e Cristina Ciocan nella morte di Maria Ungureanu né che sia stato trovato alcunché che accrediti un omicidio perché un omicidio non c’è stato. Continuare a speculare sulla storia dei calzini da parte dell’avvocato Gallo lo trovo irrispettoso nei confronti di due ragazzi innocenti coinvolti in questa triste storia loro malgrado, i calzini ritrovati nell'auto di Daniel appartenevano alla sorella Cristina e con tutta probabilità Maria quella sera non indossava i calzini, per questo motivo non ne sono stati trovati".

Per la criminologa Maria Ungureanu sarebbe "morta in seguito un incidente, come lo sono la maggior parte delle morti per annegamento". Secondo la ricostruzione della Franco "la bambina era in compagnia di almeno un’altra ragazzina più grande di lei ed è lei che la procura deve sentire per risolvere il caso. Non ho certezza che la bambina subisse abusi sessuali" - continua - "non essendo stato trovato materiale biologico di un estraneo su di lei ma, se così fosse stato, gli abusi, non essendo stati contestuali alla sua morte, non possono ritenersi il movente di un omicidio. Infine, se gli abusi venissero provati, non è certo di Daniel lo sperma trovato dai RIS sulla copertina del lettino di Maria Ungureanu sequestrata a casa sua. Non si può trasformare una morte accidentale in omicidio pur di non ammettere di essersi sbagliati o per compiacere qualcuno, è tempo che i due giovani indagati tornino a vivere la loro vita in tutta serenità, sono stati danneggiati abbastanza".



Articolo di Cronaca / Commenti