"Recycled Tales". 28 giovani europei, il riciclo di storie e la creativita' come opportunita'

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I giovani del progetto Recycled TaleseI giovani del progetto Recycled Talese

È partito ieri a Telese Terme il progetto internazionale ‘Reclycled Tales’ finanziato da Erasmus+, Agenzia Nazionale Giovani, proposto dalla cooperativa Social LaB76.

Sono arrivati il 26 ottobre da Romania, Spagna, Francia e più parti d’Italia i circa 28 giovani che fino al 2 novembre si confronteranno sul tema del riciclo usando il teatro e le arti plastiche (pupazzi e burattini). Cinque di ‘palestra creativa’ di nuove conoscenze, e scambio culturale. Potremmo definirlo un laboratorio di formazione con uno strumento: il teatro‬, pronto a canalizzare non solo quello che uscirà fuori dal lavoro quotidiano ma anche a fare sintesi. Una palestra capace di allenare anche l’espressività perché il 1 novembre alle 12.00, in piazza Minieri a Telese Terme, questi giovani artisti si esibiranno e porteranno in scena dei racconti riciclati ma con al centro la storia ed il territorio che in quel momento vivono. Il progetto infatti denominato “Recycled Tales” è finanziato dall’Erasmus+ e dall’Agenzia Nazionale Giovani.

“In questo progetto – spiega Paula Pascual una delle coordinatrici – si usa la metodologia dell’educazione non formale, a ciò va aggiunta la creatività e poi il teatro. È un percorso che serve far riflettere, a capire quale sia il ruolo dell’arte nella società”. Dunque, l’arte come meccanismo di trasformazione sociale e punto di partenza di un confronto. “Sì – aggiunge – infatti lavoreremo anche sul tema del riciclo, e questo servirà anche alla cooperativa” (ad organizzare il tutto infatti è stata la cooperativa Social Lab 76% che al suo interno ospita Non più Leonia che a San Salvatore Telesino ha un centro per il riciclo di prodotti che di solito vanno buttati e attraverso un processo culturale lavora affinché anche i giovani imparino il riuso creativo, ndr).

I giovani provengono tutti da diverse associazioni culturali, molti di loro sono artisti, attori, operatori giovanili e culturali. A dargli il benvenuto nella giornata di ieri sono stati il primo cittadino del centro termale Pasquale Carofano, ed il presidente della Pro Loco Telesia Antonio Grimaldi mentre Paolo Cazzulo operatore turistico ha infarinato gli ospiti di piccole nozioni con un breve tour tra le cose da visitare.

A IlQuaderno, i protagonisti hanno provato a raccontare le loro esperienze, il perché sono qui e cosa si aspettano di portare via. Ferran spagnolo ci riferisce che è qui “per portare il mio contributo allo sviluppo e alla creatività di questo pezzo d’Italia”. Laetitia è francese ha 20 anni e viene da Marsiglia, “sono contenta di essere qui – dice – è un momento di creazione collettiva, ma non solo, perché posso condividere aspettative, sogni e desideri”.

Elisa invece è italiana, una piemontese di Alessandria trapiantata a Napoli, “è estremamente importante fare un lavoro del genere in un posto che non tutti conoscono, perché sarebbe bello che un posto così ricco di storia come la Valle Telesina fosse più vivo. Noi gruppo italiano per sviluppare il tema delle storie riciclate abbiamo proposto le ‘fabulae atellanae’ che erano in osco e qui con i sanniti si parlava l’osco, ed è bellissimo trovare un posto dove è possibile scoprire una storia”.

Risollevare le sorti di un territorio creando una rete culturale, in modo da allenare la creatività in modo da riportarla nei contesti quotidiani. La creatività, dunque, come strumento utile per crearsi delle opportunità nel marasma della crisi.

L’ultima a raccontarci la sua esperienza è Anna, viene da Bucarest in Romania, “faccio parte di un gruppo teatrale che lavora sia con la prosa che con le marionette, io sono un’attrice e sono qui anche per conoscere quelle che sono le differenze culturali. Sono anche contenta di lavorare in un piccolo centro più che in una grande città, in Romania faccio lo stesso e dunque mi interessa il discorso sulle piccole realtà e fare una performance di strada è un’idea che mi alletta molto”.

Michele Palmieri



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