A Benevento un convegno ed una mostra itinerante per ricordare la strage di Capaci

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Strage di CapaciStrage di Capaci

"Le vittime di mafia – la memoria le responsabilità il ruolo delle istituzioni e la società" per ricordare il 25° anniversario della strage di Capaci.

Si è svolto stamani presso l’auditorium “Sant’Agostino” dell’Università degli Studi del Sannio di Benevento, il convegno “Le vittime di mafia – la memoria le responsabilità il ruolo delle istituzioni e la società” in occasione del 25° anniversario della strage di Capaci, organizzato dalla Prefettura, dalla Procura della Repubblica di Benevento, e dall’Università degli Studi del Sannio, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Magistrati, del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” e dell’Associazione Libera, cheha avuto quali principali destinatarie le scuole.

All’incontro è intervenuto Martino Lo Cascio autore del libro “Il giardino della memoria” che racconta uno dei più efferati delitti mafiosi degli ultimi decenni, il rapimento e l’assassinio del tredicenne Giuseppe Di Matteo e che ha catalizzato l’attenzione dei giovani presenti con la lettura di alcuni brani particolarmente toccanti.

Sempre in mattinata presso la Prefettura di Benevento il prefetto Galeone, alla presenza del Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, Prefetto Panico,e delle autorità civili e militari, ha inaugurato la Mostra Fotografica “Luci dal buio Mafia ed Antimafia: immagini per un inventario”, realizzata a cura del Generale dei Carabinieri Fausto Milillo e della Fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo.

“Se non c'è la cultura della legalità non ci può essere lotta alla Mafia”, ha dichiarato il generale Milillo, presidente della Fondazione Italiana per la Legalità e lo Sviluppo. “Cultura della legalità significa far capire ai giovani che ci sono stati caduti – sempre presenti tra noi – che sono morti per mano della mafia assassina e ignorante. L'ignoranza è la mafia, la cultura della legalità è lo Stato”, ha aggiunto concludendo che è per questo l'associazione porta in giro questa mostra itinerante.

La mostra, interamente allestita nel salone di rappresentanza del Palazzo del Governo e che si inserisce tra le iniziative organizzate in occasione della Festa della Repubblica, sarà visitabile fino al 2 giugno da studenti e cittadini. Durante le visite delle scolaresche si alterneranno nell’illustrazione del progetto rappresentanti della Prefettura, della Procura e delle Forze dell’Ordine, nell’intento di avvicinare i giovani alle Istituzioni favorendo la conoscenza delle funzioni del Prefetto e delle competenze che fanno capo alla Prefettura nonché dell’importanza della sinergia tra gli apparati dello Stato presenti sul territorio.

Il Prefetto ha evidenziatoche lo spirito della mostra è quello di far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni, la “Vecchia Sicilia” della violenza mafiosa e la “Nuova Sicilia” dei “padrini in gabbia”, evidenziando la necessità che la “ Ricerca della Memoria”venga vista, letta e rivissuta attraverso questi momenti tragici per testimoniare la rabbia e la voglia di giustizia da parte di tutta la comunità. I 50 pannelli fotografici esposti costituiscono la memoria delle dure ferite inferte alla mafia e ritraggono anche le luci emerse dalle tenebre ad illuminare la difficile stradadell’affermazione della legalità condivisa.



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