Bufera sulla Regione Campania. De Luca indagato dalla Procura di Roma

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Vincenzo De Luca, neo Vincenzo De Luca, neo "governatore" della Regione Campania

Un nuovo uragano si sta abbattendo sulla Regione Campania. Il governatore De Luca, l’ex capo segreteria Mastursi ed altre cinque persone sarebbero indagate per corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio dalla Procura di Roma.

Un fulmine a ciel sereno si abbatte su Palazzo Santa Lucia e sulla Regione Campania. Il governatore Vincenzo De Luca, Carmelo Mastursi ex capo segreteria e Anna Scognamiglio giudice I sezione civile del Tribunale di Napoli - sette persone in tutto - sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati.

L’inchiesta prende il via dalla Procura di Roma, sotto la lente di ingrandimento c’è la sentenza del 22 luglio scorso che di fatto ha bloccato l’applicazione della sospensione prevista dalla Legge Severino e riabilitato De Luca. Le ipotesi di reato sono pesanti, corruzione e rivelazioni di segreto d’ufficio, ma spetterà alla Procura capitolina verificarne la veridicità.

L’ex capo segreteria del governatore e responsabile organizzativo del PD campano, Carmelo Mastursi, si era già dimesso lunedì, dopo che la Polizia aveva perquisito abitazione ed ufficio e sequestrato un pc ed un cellulare. Nel registro degli indagati è finito anche il marito del giudice Scognamiglio, Guglielmo Manna. Tutto parte proprio da una intercettazione tra Mastursi e Manna dove quest’ultimo chiederebbe un “favore”, promettendo, nel "do ut des" del caso, l’intervento della moglie probabilmente proprio sulla sentenza. Alla Procura dunque il compito di capire se la decisione sulla sentenza al momento della telefonata era già stata presa o se è stata condizionata.

De Luca nel frattempo si difende, e lo fa su Facebook, “In relazione all'annunciata indagine nei miei confronti, nel dichiarare senza alcun margine di equivoco la mia totale estraneità a qualunque condotta meno che corretta, chiarirò ogni aspetto in una conferenza stampa nella mattinata di domani. È mia intenzione fare in modo che si accendano su questa vicenda i riflettori nazionali, trovandomi nella posizione di chi non sa di cosa si stia parlando. Ho già dato incarico al mio avvocato per chiedere di essere sentito dalla competente autorità giudiziaria. Per me, come per ogni persona perbene, ogni controllo di legalità è una garanzia, non un problema. E su questo, come sempre, lancio io la sfida della correttezza e della trasparenza”.

All’attacco invece va l’ex presidente della Giunta Regionale campana Stefano Caldoro che affida a Twitter la propria reazione, “Bisogna garantire trasparenza e rispetto per lavoro Magistratura. De Luca fa il contrario. Manca di chiarezza verso la stampa e cittadini. Sul caso del suo stretto collaboratore, De Luca, sembra un turista svedese".

Reazioni anche dal Movimento 5 Stelle arrivano attraverso il proprio capogruppo in Regione, Valeria Ciarambimo, “Il presidente De Luca, per rispetto e tutela dell’istituzione che rappresenta deve spiegare urgentemente ciò che sta accadendo in Regione Campania. Come M5S, aspettiamo che emergano maggiori sviluppi, ma la questione venutasi a creare è molto seria”.

De Luca si difende

"Io sono parte lesa in questa vicenda, io e l'istituzione che rappresento". Esordisce così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella conferenza stampa a Napoli in cui rigetta tutte le accuse a suo carico invitando la magistratura ad "andare avanti in fretta"



Michele Palmieri



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