Fai Marathon. Orfanotrofi, scuole e laboratori tra 700 e 900 nella tappa di Benevento

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NOSTRO SERVIZIO - Mettetevi comodi, ci sarà da camminare. Domenica torna nuovamente in scena la Fai Marathon, l'inedita passeggiata alla riscoperta dei luoghi noti e meno noti, ma sempre sorprendentemente belli e preziosi, dell’Italia. Quattro le minimaratone organizzate in Campania dal Fondo Ambiente italiano che vedranno coinvolte le città di Napoli e Benevento oltre ai comuni di Ravello ed Atripalda.
La tappa beneventana punterà l'attenzione su quelli che vengono definiti i luoghi dell’assistenza, del sapere e del saper fare: orfanotrofi, scuole, e laboratori tra Settecento e Novecento. Partenza dalle 10 per un itinerario poco più lungo di un chilometro, articolato attraverso sette tappe. Si parte dalla piazza Giacomo Matteotti, all'ombra della chiesa di S.Sofia: la seconda tappa prevede una visita al chiostro dove nacque l'istituto maschile degli 'Ignorantelli': "Finito il brigantaggio, le condizioni della città cominciarono a normalizzarsi ed a migliorare notevolmente. Si badò dapprima all'istruzione come fondamento di ogni bene civile. Si aprirono scuole per tutti i due sessi; si diede incremento a quelle dei “Fratelli delle scuole cristiane” (Istituto religioso maschile di diritto pontificio) e, tra queste, la scuola detta degli "Ignorantelli",( poichè escludeva dai suoi programmi lo studio del latino) fondata dal cardinale Bussi nel 1834 con un capitale preso dal Monte dei Pegni . Il monastero di Santa Sofia fu per lungo tempo l'Istituto scientifico principale di Benevento. Fu il portico del chiostro, con archi poggianti su colonnine ornate di capitelli disuguali e caratteristici, ad essere tramezzato e ridotto a scuola per gli Ignorantelli". La terza tappa riguarda la visita all'orfanotrofio femminile dell'Annunziata: "Fu una delle chiese più importanti della città e uno dei luoghi più frequentati di Benevento, tra Settecento ed Ottocento e non solo per motivi di culto; per lunghi periodi, intorno ad essa gravitarono non solo funzioni religiose ma anche tante funzioni “civili”. La Chiesa godeva infatti dello "jus" patronato cittadino” e quindi era sottratta alla giurisdizione ecclesiastica che non aveva ingerenza sulla sua amministrazione e gestione. Ad essa fu annesso l'Orfanotrofio femminile più antico e più importante della città; Nell'orfanotrofio l'intera vita interna si svolgeva tra decoro monacale, attività produttive proto-industriali, educazione e istruzione professionale. La Chiesa è in stile barocco e ha tre cappelle decorate con stucco aureo ed uno splendido altare di marmo. E' ricca di storia e di patrimonio storico-artistico (tele, affreschi, altari e cappelle in marmo, sculture ed il busto del Cardinale Orsini che sovrasta la pregevole cappella di San Gennaro, disegnata dal Raguzzini". Il quarto posto da visitare è l'orfanotrofio maschile 'Vittorio Emanuele', "struttura, di origine longobarda, un tempo ospitava l'antica Abbazia femminile di San Vittorino e poi, dopo l'Unità d'Italia, l'orfanotrofio Vittorio Emanuele II e l'Istituto scolastico delle suore di San Vincenzo de' Paoli. L' Orfanotrofio Vittorio Emanuele , a differenza di quello dell'Annunziata e di San Filippo Neri , fu un orfanotrofio maschile. Oggi in ristrutturazione ospiterà, una volta ultimato l'intervento, un cortile interno, un auditorium da 180 posti, una sala multifunzionale, cinque aree per esposizioni e mostre con destinata di centro culturale". Il "turismo metropolitano" proseguirà all'interno di Palazzo Mosti, oggi sede del Comune di Benevento ma, in passato, con mansioni diverse da quelle attuali: "Il palazzo è legato ai luoghi dell'assistenza , del sapere e del saper fare” perché La famiglia Mosti, che fu molto munifica nei confronti delle orfanelle dell' Annunziata, vendette l'omonimo palazzo al Comune che vi istituì il primo istituto scolastico femminile per formare insegnati ( l'Istituto Magistrale). Di fronte sorse un giardino d'infanzia, ma una sciagura funestò il luogo, sotto il crollo di un'ala della struttura morirono due insegnanti e due bambine al loro primo giorno di scuola". La tappa sei porterà i visitatori all'ex Monastero delle Orsoline, risalente al XVII secolo: "L'arcivescovo Francesco Maria Banditi decise di dare la gestione del monastero alle Orsoline, affinché potessero «istruire le Giovani tanto Beneventane quanto Forestiere nella Pietà e nelle Arti Donnesche col beneficio dell'Educandato, e delle pubbliche Scuole.» Le religiose giunsero in Benevento alle ore 22 di giovedì 18 maggio 1876. In seguito aprirono anche un convitto per fanciulle provenienti da famiglie distinte. Alle numerose convittrici, oltre ad istruzione ed educazione, venivano date anche lezioni di cucito, ricamo, di pittura su seta e di musica. Di frequente, in un'apposita aula, venivano date accademie poetiche e musicali, cui assistevano le autorità cittadine e le famiglie delle alunne. È famosa l'accademia celebrata in onore di Pio IX il 1º novembre 1849, quando questo papa, caduta la Repubblica Romana, prima di far ritorno a Roma, volle visitare Benevento. Negli anni successivi, il monastero tenne un Giardino d'infanzia, un corso completo di scuole elementari gratuito, il convitto, un laboratorio per i lavori femminili, l'orfanotrofio femminile "Elio De Martini" per le orfane di guerra".
L'arrivo è previsto all'istituto San Filippo Neri. A Benevento vi erano due antichi orfanotrofi femminili uno di patronato laico, l'altro ecclesiastico, l'orfanotrofio/conservatorio della Santissima Annunziata e quello di S. Filippo Neri. L' orfanotrofio di San Filippo Neri fu inaugurato ufficialmente nel 1831. La direzione fu affidata alle Suore della Carità, le quali si avvalsero, in alcuni uffici, della collaborazione delle più intelligenti tra le ospiti. La ricostruzione e la conduzione del patrimonio, la vita all'interno dell'istituto, l'alimentazione delle orfane, le scuole dal cotone, lana e seta, seguirono la stessa impostazione della Santissima Annunziata e condussero verso la trasformazione delle Opere pie di Benevento e la loro unificazione che ebbe luogo nel 1928.
La partenza è prevista alle 10: il percorso è lungo 1 km e 200 metri. Hanno collaborato alla realizzazione del percorso di Benevento la Fidapa Bpw Italy e Rossella Del Prete. Per partecipare alla tappa beneventana è sufficiente registrarsi cliccando qui .



Articolo di Beni Culturali / Commenti