In arrivo il bonus docenti 2017. Per gli interessati iniziativa meritevole, ma farraginosa

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Carta del docenteCarta del docente

Novità a partire da quest’anno per l’assegnazione del bonus di 500€ ai docenti. L’iniziativa partita lo scorso anno scolastico 2015-2016 è diretta a sostenere l'aggiornamento professionale.

La card del docente dà accesso all’acquisto di libri e testi, anche in formato digitale; hardware (compresi i tablet, ma non gli smartphone) e e software; biglietti per rappresentazioni teatrali o cinematografiche; biglietti d’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo.  Destinatari del bonus sono i docenti di ruolo titolari di una cattedra in una scuola pubblica di ogni ordine e grado. Il benefit verrà esteso ai docenti diventati di ruolo grazie al Piano Straordinario di assunzioni che hanno raggiunto la provincia di titolarità e a quelli che otterranno un ruolo provvisorio tramite la Fase C.

I docenti potranno utilizzare il bonus di 500€ per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento o di qualificazione delle competenze professionali, purché siano svolti da enti accreditati presso il MIUR; corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti il profilo professionale; corsi di specializzazione o perfezionamento post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale.

Infine, gli insegnanti potranno usare dei 500 euro per “iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle Istituzioni scolastiche e del Piano nazionale di formazione”. Il ministero ha chiarito che coloro che hanno già speso il bonus nel periodo che va dal 1° settembre al 30 novembre 2016, potranno comunque chiedere il rimborso facendo domanda alla segreteria del proprio istituto, che a sua volta girerà la richiesta al Ministero dell’Istruzione. Tutta l’autoformazione fruita tramite l’utilizzo della carta elettronica per il bonus insegnanti 2017, verrà riconosciuta nel conteggio finale dei crediti formativi previsti dal piano di formazione elaborato dalla scuola, previa validazione del dirigente.

Come ottenere il bonus

Rispetto allo scorso anno l’erogazione del bonus avviene con modalità differenti. La somma, che veniva accreditata sul conto corrente dei docenti, verrà ora erogata tramite iscrizione al sito www.cartadeldocente.istruzione.it. La procedura è la stessa di quella prevista per l’ottenimento dei 500 euro da parte dei diciottenni.  Si tratta, insomma, di una carta di debito. Dopo la registrazione, che prevede l’inserimento dei propri dati anagrafici, il sistema elabora un codice SPID (Sistema Pubblico di Identità digitale), costituito da credenziali: nome utente e password, che vengono rilasciate all’utente e permettono di accedere a tutti i servizi online.

Gli Identity provider sono quattro: InfoCert, Poste Italiane, Sielte e TIM. I docenti possono scegliere liberamente il soggetto che preferiscono. Esiste un’ulteriore modalità per la richiesta di credenziali, che prevede l’utilizzo di carta di identità elettronica o CNS (carta nazionale dei servizi) preventivamente abilitata per l’utilizzo dei servizi online e di un lettore di smart card da collegare al computer.

Diverse le reazioni che registriamo a proposito dell’emissione della carta dei docenti. I diretti interessati, pur riconoscendo la bontà dell’iniziativa, lamentano un procedimento farraginoso. “Tutti dovremo prima o poi avere il riconoscimento dell’identità digitale”- riconosce la professoressa Teresa Marchese, dirigente del liceo scientifico “G. Rummo” di Benevento.- “ma la procedura è alquanto complicata. Si tratta di una grande opportunità. Mi auguro” - continua la dirigente - “che i docenti abbiano già provveduto lo scorso anno all’acquisto di hardware e che quest’anno i soldi vengano investiti nella costruzione di percorsi formativi. Da notare”- conclude - “che i dirigenti scolastici non sono destinatari del bonus, così come il personale ATA”.

A proposito dell’identità digitale, il professore Bruno Raffaele Barricella, docente di Disegno e Storia dell’Arte presso il liceo Rummo si chiede se si potesse ovviare ad una procedura così ingarbugliata come quella dell’ottenimento dello SPID. “La maggior parte del corpo docente” - tiene a precisare il docente - “insegna da anni nella scuola statale. Sarebbe bastato un procedimento più snello di identificazione in capo alla segreteria di ciascun istituto”. E rispetto all’emissione della card il docente pone una ulteriore questione. “Perché mai è stato ristretto il numero di esercenti presso cui spendere il bonus? La lista dei negozi è ancora in via di definizione e probabilmente non potrò rivolgermi a quello di mia fiducia”.

Anche il professore Nazzareno Carrea, vicepreside del liceo si interroga sulla modalità di erogazione del benefit. “A chi giova questa restrizione?” - si chiede – “Tuttavia, considerato l’innalzamento dell’età pensionabile e la necessità di restare attivi oltre gli anni che la mia generazione aveva preventivato, ben vengano tutte le misure che possano contribuire all’aggiornamento professionale, che oggi è strutturale, obbligatorio e permanente”.

La dottoressa Antonella Miranno, docente della scuola primaria di S. Angelo a Sasso, riferisce di lunghe code presso gli uffici postali. “Credo che i singoli uffici postali non siano preparati a gestire l’affluenza massiccia di così tanti docenti. Inoltre, alcune mie colleghe sono dovute ritornarvi in quanto il codice generato non consentiva l’accesso ai servizi”.

Nonostante le peripezie i fruitori del servizio confidano che il bonus venga rinnovato per il futuro e che ne sia reso più semplice l’accesso. “Posso finalmente fare l’abbonamento al teatro” - dice entusiasta la professoressa Mina Cappiello, docente di Inglese presso l’istituto comprensivo“Federico Torre” di Benevento. E precisa, “La card è senz’altro un’occasione per ampliare gli orizzonti culturali, a cui spesso bisogna rinunciare per questioni prioritarie. Se occorre dedicare un po’ di tempo per ottenerla…lo si farà volentieri”.

Sonia Caputo



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