Liceo Artistico. Conferenza sul tema 'Prendersi cura del mondo' con il professore Vespasiano

10:38:14 4451 stampa questo articolo
Francesco VespasianoFrancesco Vespasiano

Il professore Francesco Vespasiano è stato ospite il 9 aprile del Liceo Artistico, nell’ambito degli “Incontri del Giovedì”. La sua conferenza sul tema “Prendersi cura del mondo”  è stata la dimostrazione di un teorema, con la difficoltà in più di farlo capire anche a chi non è di mestiere un sociologo.

L’importante è fare le domande giuste, e su questo il dibattito è stato lungo e articolato. Pulire le domande, per sapere ciò che davvero si vuole, è di fondamentale importanza. E la domanda giusta da porsi, ora, nella società attuale, è: perché l’infelicità, l’insoddisfazione, la solitudine, il malessere individuale? La risposta è nella perdita dei limiti, data dalla globalizzazione dei mercati e dell’informazione, dallo sviluppo tecnico resosi autonomo da qualsiasi responsabilità ma anche dall’incertezza causata dalla caduta dei grandi sistemi di fede o ideologici. Tutto ciò ha come conseguenza ultima la rottura del rapporto di equilibrio tra noi e il mondo. Prendersi cura del mondo significa innanzitutto prendere coscienza dell’impossibilità di separarci dagli altri – l’altro e il mondo – e farsi carico dell’idea di fragilità, e della responsabilità che ciò comporta. Per questo non ci può essere cura del mondo separata dalla cura del sé, e soprattutto della propria intelligenza. Perché i sentimenti ci separano, ciò che ci unisce è proprio il potenziale intellettivo che consente all’essere umano di comprendere la millenaria aspirazione dell’umanità all’armonia, unica chiave per ritrovare quella serenità che consente di “dormire bene la sera”, giusto per citare l’ultima provocazione del dibattito seguito all’intervento di Vespasiano. Non si potrà sempre razionalizzare l’esistenza, ma ci si può almeno provare.

Gli appuntamenti del giovedì ritorneranno la prossima settimana, con una conferenza di Mario Pedicini sulla Prima Guerra Mondiale, della quale ricorre quest’anno il primo centenario, e sui riflessi che questa grande tragedia bellica ebbe sulla nostra comunità.



Articolo di Scuola / Commenti