‘L’oggetto del desiderio’ è a S. Agata. Valentino: ‘Giornata storica per la città’

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Il cratere di Assteas è già a Sant’Agata de’ Goti. Per ammirarlo, in tutto il suo splendore, bisognerà attendere fino alle 18 di oggi, giovedì 18 dicembre, momento in cui sarà inaugurata, presso la chiesa di San Francesco, la mostra “L’oggetto del desiderio”.
Un evento al quale prenderanno parte i rappresentanti delle Istituzioni civili e militari, del clero, del mondo dell'associazionismo, della scuola, della cultura. Un’attesa, che durerà ancora poche ore, durante le quali si lavora, sugli ultimi particolari, al fine di predisporre al meglio la location e presentare il cratere di Assteas alla città nelle quale è stato custodito per secoli, dalla terra, nella necropoli dell’antica Saticula.
“Ci apprestiamo a vivere un momento unico ed eccezionale per la nostra città che per tanto, troppo tempo, si è vista privata e derubata di una parte fondamentale della sua storia. Quest’amministrazione – ha commentato il primo cittadino Carmine Valentino - sta gradualmente restituendo alla comunità un patrimonio che le appartiene e ne rappresenta il passato culturale ed archeologico, ma che nel contempo proietta S. Agata verso nuovi ed importanti scenari futuri. Riavere un reperto di così straordinario valore significa offrire opportunità di crescita e sviluppo al territorio. Opportunità legate allo studio, alla ricerca, alla creazione di un centro museale archeologico che è già motivo di interesse ed attrazione per turisti e visitatori e che, con il rientro del cratere di Assteas, lo sarà ancor più. Il “Ratto d'Europa”, trafugato sul finire degli anni 70' da alcuni tombaroli in una delle necropoli del territorio di S. Agata e poi riportato in Italia dopo una lunga e laboriosa ricerca, sarà il simbolo della rinascita di questo paese. Rispetto ai proclami del passato, con un pizzico di orgoglio, voglio sottolineare quella che non è azzardo definire “storica svolta” per risultati conseguiti fin qui. Abbiamo realizzato una location ad hoc, la prima in assoluto, in grado di accogliere i reperti archeologici rinvenuti sul territorio santagatese ed oggi, finalmente, anche il cratere di Assteas. Un patrimonio, in parte sconosciuto o, come nel caso dell’“oggetto del desiderio”, giunto alla ribalta internazionale perché esposto nei più importanti musei del mondo. Per i prossimi sei mesi, grazie al costante impegno profuso da quest’amministrazione e alla collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici, avremo l'opportunità di ammirare e far ammirare questo magnifico manufatto, che ha attraversato indenne i secoli che ci separano dalla sua creazione, in un “nostro” luogo a ciò preposto”” – ha concluso Valentino.



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