No alla 'Buona scuola'. Partono le manifestazioni degli studenti sanniti

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Un sit- in di protesta è stato messo in piedi in mattinata dal Collettivo Autonomo Studentesco, dinanzi alle scuole cittadine. Si apre dunque così la stagione autunnale delle contestazioni alla Riforma della ‘Buona Scuola’ voluta da Renzi e Giannini. 

Cominciate nella mattinata del 2 ottobre le proteste degli studenti sanniti. Il Collettivo Autonomo Studentesco ha avviato i primi passi di contestazione verso la ‘Buona Scuola’ con diversi sit-in dinanzi alle principali scuole del capoluogo sannita.

Sono scesi in campo contro la Riforma voluta da Renzi e Giannini gli alunni dell'Istituto Magistrale Guacci, Istituto Galilei/Vetrone, Istituto Palmieri-Rampone, Liceo Scientifico Rummo, Istituto Alberghiero, l’Alberti, Liceo Classico Giannone ed infine l'Istituto Industriale Bosco Lucarelli. 

Il 9 ottobre sarà invece il giorno stabilito per la grande mobilitazione nazionale lanciata dalla Rete della Conoscenza, non solo per protestare contro la riforma della ‘Buona Scuola’ ma anche, grazie a mobilitazioni di carattere territoriale, richiedere potere anche per “poter studiare, poter scegliere il nostro futuro, poter vivere una vita dignitosa, poter cambiare collettivamente la nostra condizione di subalternità”. Anche Benevento parteciperà con una manifestazione che partirà da Piazza Risorgimento.

Dal 9 ottobre, dunque, inizierà la lunga settimana di contestazione e mobilitazione che culminerà il 17 ottobre inizieremo, giornata mondiale per l’eradicazione della povertà, con “Libera e il Gruppo Abele che si attiveranno per il reddito di dignità e il rifinanziamento dei servizi pubblici. Una giornata in connessione con la tre giorni di mobilitazione europea lanciata da Blockupy per il 15-16-17 ottobre a Bruxelles”.

Nell’arco di tutta la settimana che va dal 9 al 17 ottobre, sono numerose le iniziative messe in piedi, “sul piano della formazione, del reddito e del welfare, della cittadinanza studentesca, della relazione tra formazione e lavoro, della democrazia, che metteranno in luce l’esistenza di un’alternativa concreta e radicale alle miserie dell’esistente. Lo faremo – spiega la Rete della Conoscenza – dentro il percorso della coalizione sociale che stiamo contribuendo a costruire assieme a molti altri sui territori, provando a costruire uno spazio di protagonismo per tutti coloro i quali oggi non sono rappresentati da nessuno e subiscono più di altri gli attacchi di questo Governo e della governance europea”.

 



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