No a Buona Scuola e Riforma Costituzionale. Studenti in strada a Benevento e Telese Terme - LE FOTO

13:43:19 5966 stampa questo articolo
Manifestazione Studenti 2016Manifestazione Studenti 2016

Centinaia di studenti in piazza sia a Benevento che a Telese Terme per dire no alla "Buona Scuola", chiedere prevenzione e sicurezza. Tanti gli slogan contro il governo. 

Il sole fa capolino tra la pioggia e permette ad oltre 500 studenti delle scuole di Benevento di scendere in piazza per protestare contro gli effetti della riforma voluta dal premier Matteo Renzi e dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini denominata “Buona Scuola”. Slogan ed interventi di giovani e sindacalisti (Gilda) scandiscono il ritmo del corteo, ad animarlo c’è la musica, a colorarlo i fumogeni che gli studenti accendono lungo il percorso.

Bandiere sventolano e diversi cartelloni con su scritto “No alla Scuola dei padroni”, “Block Buona Scuola”, “Cacciamo Renzi e il PD” ed ancora “Generazione Ribelle”. Saltano, cantano, discutono di temi importanti come la prevenzione del rischio per gli istituti scolastici, la messa in sicurezza degli stessi ed ancora, criticano l’alternanza scuola lavoro poi urlano: “Noi a scuola non ci moriamo”. Nei giorni scorsi era stato anche criticato l’operato del primo cittadino del capoluogo, Clemente Mastella, “in una settimana – dicevano gli studenti – non è possibile fare prevenzione”.

Ragione o meno, gli studenti del Collettivo Autonomo Studentesco e dell’Unione degli Studenti portano in piazza temi centrali, compreso quello del referendum costituzionale, esprimono il proprio no alla Riforma e altre azioni sono state annunciate nel corso del corteo ( una nuova manifestazione nazionale si terrà il 27 novembre prossimo) che ha attraversato via Perasso, i viali Atlantici e Mellusi poi la forzatura del percorso autorizzato, la discesa lungo Corso Garibaldi con una grande assemblea in piazza Federico Torre.

“Oggi 7 ottobre, gli studenti dal Nord al Sud – dice Rosalba Di Dio del CAS – sono scesi in piazza per esprimere un no sociale alle politiche del governo. Per dire no alla Buona Scuola dove noi rivendichiamo potere decisionale: gli studenti devono essere protagonisti della scuola. Per dire no a Renzi e alla Riforma: la Costituzione non si tocca così come non si toccano i diritti dei lavoratori. La lotta contro la Buona Scuola va avanti da anni, ma gli studenti non va giù il fatto di dover lavorare gratis”.

"Noi guardiamo alla riforma da un punto di vista totalmente differente rispetto ai sindacati, alla fazione interna del PD pro no che strumentalizza il referendum - dicono gli studenti - per appropriarsi della leadership del partito,alla destra del governo. il nostro è un no sociale che sfiducia in toto il governo Renzi, governo che a colpi di fiducia approva decreti-legge che comunque stravolgono la costituzione, ricordiamo infatti: il jobs act che abolisce l'articolo 18, le privatizzazioni, la negazioni di diritti base quali il lavoro e la casa".

Studenti in strada anche a Telese Terme, dove in 200 hanno attraversato le strade del centro termale. Ad aprire il corteo lo striscione “Noi siamo tutti studenti, non siamo schiavi o esperimenti”. Una protesta, dunque, quella degli studenti che è stata nazionale che è servita anche per chiedere una legge nazionale sul diritto allo studio contrastare un modello definito aziendalistico rifiutare i presidi manager, la competizione e la privatizzazione del sapere. Un no convinto dunque ad un modello capace di “connettere il precariato” riferendosi alle connessioni tra Buona Scuola e Jobs Act. L’autunno caldo è iniziato.

Michele Palmieri



Articolo di Scuola / Commenti