Polizia Penitenziaria. Celebrazioni del Bicentenario a Benevento, il saluto delle istituzioni

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Benevento - La festa della Polizia PenitenziariaBenevento - La festa della Polizia Penitenziaria

Anche Benevento si prepara alla celebrazione del bicentenario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria. La cerimonia si svolgerà venerdì 22 settembre alle ore 18:00 presso la Casa Circondariale di Capodimonte, annuncia la direttrice Maria Luisa Palma.

"In occasione del 200° anniversario della costituzione del Corpo sono lieto di esprimere l'apprezzamento della Repubblica e di formulare le più vive espressioni di gratitudine alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria per il costante e generoso impegno che pongono in un ufficio così prezioso per la sicurezza dei cittadini e la coesione sociale". E' il saluto inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al corpo.

"Con spirito di servizio la Polizia Penitenziaria quotidianamente contribuisce al mantenimento dell'ordine ed asseconda il complesso percorso di rieducazione dei condannati, dando così adempimento ai precisi obblighi in tal senso sanciti dalla Costituzione" - aggiunge il presidente che continua - "nell'esercizio dell'attività di vigilanza, spetta alla Polizia Penitenziaria il difficile compito di far fronte alle situazioni di sofferenza e di disagio proprie della realtà carceraria, compito assolto, grazie all'abnegazione ed alla non comune professionalità degli appartenenti al Corpo, pur a fronte delle innegabili criticità del sistema carcerario. In questo giorno di solenne celebrazione, nel rendere omaggio alla memoria dei caduti nell'esercizio del dovere, e nell'esprimere ai loro familiari la vicinanza del Paese, rinnovo a tutti i componenti del Corpo, ai colleghi non più in servizio e alle loro famiglie, sentiti auguri".

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha ricordato che "due secoli ci separano dalla promulgazione delle Regie Patenti da parte di Vittorio Emanuele I che approvarono il “Regolamento relativo alle Famiglie di Giustizia”. Questi due secoli ci ricordano il ruolo di primo piano svolto dal Corpo nella storia d’Italia, fin da prima dell’Unità e in seguito nel corso di tutto il cammino unitario. Nella storia della nostra Repubblica, la Polizia Penitenziaria ha fornito un importante contributo per la difesa e la realizzazione dei valori costituzionali".

"Il Bicentenario - continua Orlando - è l’occasione per ricordare l’evoluzione normativa che ha accompagnato la crescita e la capacità del Corpo di adattarsi ai profondi cambiamenti che hanno caratterizzato la nostra società.  In questa solenne occasione, presento il mio personale omaggio ai tanti caduti del Corpo ed esprimo la mia vicinanza e il mio cordoglio alle famiglie. In particolare voglio rinnovare il ricordo del Maresciallo degli Agenti di Custodia Calogero di Bona e dell’Agente di Polizia Penitenziaria Carmelo Magli. Due “Vittime del Dovere”.  A fianco alla dedizione, mi preme ricordare la capacità di innovazione del Corpo, un’altra sua caratteristica di fondo all’interno della storia repubblicana.  La Polizia Penitenziaria si è adattata alle nuove prospettive della pena, cogliendo, a partire da un’impareggiabile esperienza e conoscenza diretta, l’esigenza della rieducazione e della riconnessione sociale delle persone detenute". 

"Bisogna assolutamente evitare che una maggiore apertura del carcere si traduca in una flessione degli strumenti di controllo ed in un aumento dei rischi di sopraffazione e di violenza - aggiunge Orlando - "allo stesso modo è indispensabile governare con equilibrio i delicati passaggi connessi alla riorganizzazione amministrativa e tenere sotto costante controllo il concreto funzionamento dei nuovi modelli di vigilanza dinamica introdotti di recente".

Il ministro della giustizia rivolge poi uno sguardo al delicato scenario geopolitico in cui si trova il nostro Paese, caratterizzato da minacce ibride e spesso inedite, nonché da dinamiche di radicalizzazione che richiedono un attento monitoraggio, nel quale ricopre un ruolo specifico, in materia di sicurezza, anche il Corpo di Polizia Penitenziaria.

"In questa prospettiva - conclude Orlando - la Polizia Penitenziaria entra a pieno titolo nel sistema della sicurezza nazionale, collaborando alle attività di reinserimento del condannato (con il contenimento del rischio di recidiva) e mettendo in campo una fondamentale azione di prevenzione che, soprattutto in materia di criminalità organizzata e terrorismo, assume rilevanza più generale anche all’esterno del carcere. Dobbiamo essere grati al Corpo di Polizia Penitenziaria per il suo servizio all’Italia. Per il grande contributo che, attraverso la specificità delle proprie funzioni e la capacità delle sue persone, donne e uomini, fornisce e potrà continuare a fornire a tutto il Paese".



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