Scontro sugli spazi sociali. Asilo31 e Depistaggio a Mastella: "Non andremo via"

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“Se l'errore è quello di trasformare degli spazi decadenti in spazi aperti alla città, alla cultura, allo sport, alla socialità libera, allora siamo colpevoli”.

Si è tenuta ieri sera alle ore 18.00 in piazza Federico Torre l'assemblea in difesa degli spazi sociali promossa dal L@p Asilo 31 e dal Csa Depistaggio e che ha visto la partecipazione di molti cittadini e realtà di movimento.

Dopo le dichiarazioni delle scorse settimane ai danni dei due spazi sociali cittadini e dopo l'ondata di solidarietà proveniente da tutta Italia si è tornati a discutere. “Si pensava erroneamente ad una marcia indietro del sindaco Mastella – hanno spiegato gli attivisti – che invece negli ultimi giorni ha incaricato il settore legale del comune di Benevento a procedere alla messa in mora del csa Depistaggio di via Mustilli e nei prossimi giorni sarà notificata una richiesta di rilascio dell'immobile entro dieci giorni e l'avviso di adire alle vie legali in caso di mancata osservanza”.

Ieri, l'Assemblea in difesa degli spazi sociali ha dunque “definito la nascita di un fronte comune stabilendo il principio del mutuo aiuto. Ogni spazio sottoposto a minaccia di sgombero infatti troverà la difesa e il sostegno dei tanti cittadini che ieri hanno risposto all'appello lanciato nelle scorse settimane. Siamo indisponibili – hanno aggiunto – ad accettare le minacce e le intimidazioni della giunta Mastella che, anzichè preoccuparsi dei problemi reali dei cittadini, ha deciso di imbracciare uno scontro politico con quelle realtà che nel corso degli anni hanno commesso il grave errore di riqualificare spazi altrimenti giacenti nell'abbandono, nell'incuria, nel degrado restituendoli alla città attraverso doposcuola popolari, servizi sociali, culturali, artistici. Lo stesso degrado in cui versano gli stabili di proprietà comunale che l'amministrazione Mastella ha deciso di chiudere si guardino i locali dell'Ex scuola Sannio”.

Asilo31 e Depistaggio, hanno fatto poi presente che nelle prossime ore lanceranno una campagna sugli spazi della città. Secondo gli attivisti, “l'attacco agli spazi sociali dunque è un attacco politico a chi si oppone e denuncia le storture,le incongruenze e le ingiustizie di chi amministra. Se l'errore è quello di trasformare degli spazi decadenti in spazi aperti alla città, alla cultura, allo sport, alla socialità libera, allora siamo colpevoli. Se la colpa è quella di dare voce a chi non ne ha, di dare un tetto a chi era in strada, di dare dignitá attraverso la lotta agli ultimi, ai poveri, agli emarginati, di dare accoglienza a chi è considerato un problema di decoro, allora condannateci tutti”.



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