Usura ed estorsione ad imprenditori. In manette tre persone, maxi sequestro di beni per un valore pari a 5 milioni di euro

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I Carabinieri della Compagnia di Montesarchio e la Guardia di Finanza di Marcianise (Caserta) hanno arrestato tre persone su richiesta delle Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti soggetti residenti nei comuni casertani di Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello e ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di usura ed estorsione (aggravati dall’art. 7 Legge 203/1991 metodo mafioso), per fatti accaduti nel 2000 nei comuni casertani di Arienzo e S.Felice a Cancello ed in quello beneventano di Forchia: in manette sono finiti Antonio Carfora, 54enne di S.Felice a Cancello, Antonio Di Paolo, 34 anni nato a Caserta e Michele Pesce 58enne anch'egli di S.Felice a Cancello.

i tre malviventi hanno costretto diversi imprenditori delle province di Benevento e Caserta, a versare somme di denaro. Il provvedimento restrittivo consegue all’attività di indagine svolta dai Militari, dall’anno 2009 al 2014, anche in collaborazione con la Guardia di Finanza di Marcianise: gli esiti delle investigazioni hanno documentando l’esistenza di un’intensa attività usuraria ed estorsiva – con l’applicazione di tassi usurari superiori al 400% annuo, perpetrate con cadenza quasi giornaliera e caratterizzate da continue richieste e pressioni esercitate sulle persone offese, vittime di atti di violenza e di intimidazione.
Il provvedimento scaturito oggi è il terzo troncone dell'indagine avviata il 17 marzo del 2010 quando furono arrestati i primi otto indagati, cui fecero seguito altri otto arresti avvenuti il 23 gennaio del 2012.
Sono in corso i sequestri di beni mobili (auto di grossa cilindrata) ed immobili (appartamenti, locali e terreni), nonché di un’attività commerciale (un negozio di abiti da sposa e pellicce) per un controvalore pari a 5milioni di euro: tutti i beni sequestrati risultano di proprietà dei tre arrestati In totale, è pari a 17 milioni di euro il valore dei beni sinora assicurati alla Giustizia.

 



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