La pista di Contrada Acquafredda è ancora abbandonata a triste sorte

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Nostro servizio - Lo scorso maggio “il Quaderno” parlò dello stato della pista ciclopedonale di Contrada Acquafredda (Il Quaderno Settimanale n. 575). Dal settore Edilizia e Patrimonio della Provincia i responsabili, allora, diffusero notizie rassicuranti. Con la previsione di un’imminente apertura tale da rendere finalmente fruibile ai cittadini la struttura terminata nel 2009. L’ultima breve attesa annunciata doveva concernere solo il finale espletamento delle pratiche di affidamento a terzi tramite bando pubblico. A oggi, due bandi sono scaduti senza trovare vincitore. La pista da 1,4 milioni di euro resta non agibile e, non bastasse, ulteriori complicazioni strutturali potrebbero chiamare in causa anche la ditta appaltatrice che ha eseguito i lavori di edificazione.

I cancelli d’accesso alla ciclopedonale sono, dunque, tuttora chiusi. Parte della segnaletica di pericolo è stata tolta ma, entrando per dare uno sguardo, è possibile vedere quadri elettrici scoperti, pavimenti in cemento sconnesso, bagni non terminati e strutture che si avviano alla fatiscenza. Non mancano, comunque, i cittadini che ne fruiscono ugualmente, accontentandosi e mettendo al primo posto la necessità di compiere un esercizio fisico nella natura, possibilità difficilmente soddisfabile in Benevento città, come ci spiega P.L., un’abitudinaria ‘abusiva’ della struttura.

Michelantonio Panarese ne è il responsabile tecnico per la Provincia di Benevento, a maggio, spiegò che l’unico modo per giungere all’apertura e svincolare la Provincia da oneri suppletivi sarebbe stato l’approntare strategie d’impiego e salvaguardia da attuarsi con la collaborazione dell’Ente stesso ma anche con l’indispensabile affidamento della gestione a terzi.

Il 7 settembre scorso, invero, è stata tenuta la seconda gara per l’ affido che, però, non ha visto partecipanti e quindi vincitori. In merito Il Quaderno ha intervistato Gerardo Civetta (Fiab), già responsabile dell’associazione sportiva ubicata presso l’altra pista ciclopedonale della Provincia ‘Paesaggi Sanniti’ di via Valfortore ed attivo sostenitore del suo mantenimento. Civetta si è anche interessato circa la possibilità di inaugurare un nuovo centro ricreativo anche ad Acquafredda ma, come spiega oggi, le condizioni contrattuali proposte dalla Provincia risultavano troppo onerose per un piccolo privato. Si dovevano versare, infatti, una cauzione di 20mila euro, un canone annuo a partire da base minima di 1500euro, l’assicurazione, le spese accessorie, per il mantenimento, la pulizia e la custodia della struttura, nonché provvedere all’intestazione delle utenze e così via. ’La ciclopedonale è una struttura che necessita continue verifiche, è molto praticata dai cittadini e attira turisti che a volte arrivano persino da altre regioni con il camper. Non è difficile immaginare che potenziale sarebbe per la Provincia aprire anche l’altra pista e collegarla con quella già funzionante. I dirigenti si sono dimostrati sempre molto disponibili ai nostri richiami ma purtroppo le manutenzioni non sono mai tempestive e rischiano di compromettere il tracciato’ ha specificato Civetta.

Per ora dalla Provincia arrivano aggiornamenti che preludono a un ulteriore rinvio. Sarà necessario attendere il nuovo bilancio 2011 per concretizzare una disponibilità di fondi, in quanto la prospettiva è quella di un nuovo bando che venga incontro ai privati e conceda almeno un corrispettivo minimo per la gestione, anziché richiederlo… In attesa, sperando che il tracciato di Acquafredda non diventi archeologia, la Rocca dei Rettori Ente sta procedendo alla verifica di alcune possibili anomalie di costruzione, per le quali potrebbe a breve essere interpellata la ditta che l’ha realizzata.
Elisa Fava - Dal Quaderno settimanale n. 592



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