Ad un anno di distanza, S. Agata ricorda Tiziano Della Ratta

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Salta per il maltempo la cerimonia ufficiale per la deposizione della corona di allora al monumento che ricorda il giovane appuntato dei Carabinieri, Tiziano Della Ratta, che giusto un anno fa perse la vita in uno scontro a fuoco durante una rapina a Maddaloni (Ce). Si depone solo la corona a Piazza Della Ratta, alla presenza del picchetto d’onore dei Carabinieri in Grande Uniforme e sullo sfondo il ‘silenzio’ suonato da un militare trombettiere. La pioggia e la corona sul ceppo rappresentano bene il senso di vuoto che traspare da questo 27 aprile. Messa solenne, poi, celebrata dall’ordinario militare per l’Italia, Monsignor Vincenzo Pelvi, nel Duomo cittadino. La chiesa è piena, tanti i militari (il Comandante del Comando Interregionale dei Carabinieri ‘Ogaden’ di Napoli, il Generale di Corpo d’Armata Franco Mottola, il Comandante della Legione Carabinieri Campania, Generale di Brigata Gianfranco Cavallo, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Benevento Colonnello Antonio Carideo), i politici (il sindaco Valentino ed il presidente del Consiglio Iannotta, assieme a tutti i rappresentanti del parlamentino santagatese), i familiari (la moglie Vittoria, i genitori e fratelli) e la gente comune che ha voluto ricordare Tiziano Della Ratta. Sentite le parole di Pelvi durante l’omelia, che ha ricordato come Tiziano abbia messo a repentaglio la propria vita per gli altri e come solo la famiglia conosca il vero dolore per la perdita. “E’ dal dolore, però, che deve nascere la speranza – ha commentato dal pulpito Pelvi – ed infatti le ferite di Tiziano devono essere considerate come cicatrici di gloria e come feritoie di luce”. Alla fine della celebrazione, toccanti sono state le parole lette dal fratello di Tiziano, Angelo, come pensieri del piccolo Alfonso. E proprio il bambino, innocente e spensierato, ha strappato sorrisi commossi sul finire della celebrazione, quando scorazzava ai piedi dell’altare e si guardava attorno con i suoi occhi grandi e vivaci.

Nella Melenzio



Articolo di Valle Caudina / Commenti