Assteas e Siani, dai film alle mostre occasioni di visibilità mediatica per Sant’Agata

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Sant'Agata dei Goti vista dall'altoSant'Agata dei Goti vista dall'alto

Sono due eventi diversi, il film di Siani “Si accettano Miracoli”,eccezionale affermazione al box office di gennaio 2015 e la mostra archeologica del cratere di Assteas, aperta fino al 17 maggio prossimo e che sta riscuotendo interesse ed un numero di visitatori in costante aumento sin dal 18 dicembre scorso, giorno dell’inaugurazione. Due eventi dissimili che hanno, però, un comune denominatore, Sant’Agata de’Goti. La perla della Sannio caudino, bandiera arancione del TCI e tra i borghi più belli d’Italia si è conquistata spazi mediatici sempre più importanti grazie anche alle scelte operate dall’Amministrazione guidata dal sindaco Carmine Valentino, che ha puntato sullo sviluppo del tema archeologico e che ha reso disponibile la città, come set naturale, per buona parte delle riprese del film dell’attore regista partenopeo Alessandro Siani. Valutazioni ponderate e frutto di un’accurata programmazione ma anche ottime intuizioni che hanno dato e stanno dando i propri frutti in termini di ricaduta turistico/economica e di ritorno d’immagine. Passaggi televisivi, redazionali e approfondimenti sulle più importanti testate giornalistiche e sulle riviste di settore, stanno generando quel fenomeno d’incremento dei flussi turistici che si attendeva da anni. Proprio nei giorni scorsi, durante il programma Rai ‘Porta a Porta’, sono andate in onda immagini della città nel corso l’intervista a Siani e sempre parlando del film “Si accettano miracoli”, Sant’Agata de’ Goti è ancora protagonista sul numero, già in edicola, di ‘Tv Sorrisi e Canzoni’, nel quale di parla dell’ultimo lavoro di Siani e dei luoghi prescelti per le riprese.
Ma Sant’Agata de’Goti, oltre che set di film e programmi tv (MasterchefSky, Alle Falde del Kilimangiaro Rai3, Ti ci Porto Io La7, Borghi d’Italia TV2000) è meta sempre più apprezzata nell’ambito del turismo archeologico. Un settore sviluppatosi, soprattutto nell’ultimo quinquennio, che oggi culmina nel ritorno del cratere di Assteas, trafugato negli anni 70’ proprio dalla necropoli dell’antica Saticula.
La mostra “L’oggetto del desiderio. Europa torna a Sant’Agata”, realizzata grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta e il Comune di Sant’Agata è stata allestita all’interno della chiesa di San Francesco, di proprietà del Comune, già sede dal 2012 della mostra “Sulle tracce di Saticula” e resterà aperta fino al prossimo 17 maggio. Per l’evento, che sta richiamando l’attenzione di visitatori provenienti da tutta Italia e anche di tanti stranieri, è stato predisposto un apposito sito internet www.saticula.net all’interno del quale è possibile trovare tutte le informazioni, giorni e orari di apertura. Inoltre grazie all’adesione al network del Touring Club Italiano per i comuni bandiera arancione è stato possibile dareulteriore risalto alla mostra attraverso il sito internet www.bandierearancioni.it che conta migliaia di contatti giornalieri ed è un punto di riferimento per tutti i soci del Touring Club Italiano e per un target di utenti alla costante ricerca delle eccellenze territoriali.



Articolo di Valle Caudina / Commenti