Caserta. Vendevano assunzioni alla Federico II. Sequestrati 105 mila euro a due truffatori napoletani

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Guardia di Finanza CasertaGuardia di Finanza Caserta

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Caserta sta dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere della somma complessiva di 105.000 euro nei confronti di due truffatori. 

I due campani nei cui confronti  nei cui confronti la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua a Vetere ha richiesto la misura cautelare reale,  F.C. (classe 1979) e LG. (classe 1957) , sono stati ritenuti responsabili di una truffa perpetrata nel 2016 ai danni di almeno 39 persone a cui era stata falsamente garantita l’assunzione. con un contratto a tempo indeterminato, presso l’Università degli studi di Napoli Federico 11, una volta frequentato un corso di formazione a pagamento.

L’adozione della misura cautelare reale è intervenuta a conclusione di complesse indagini effettuate dalla Guardia di Finanza, dirette dalla Procura, che hanno consentito di accertare, a seguito delle denunce di alcuni dei soggetti truffati, che P.C. - millantando di essere dipendente dell'ateneo napoletano si presentava come assistente di un professore titolare di una cattedra presso il Dipartimento di Economia - in concorso con LG.. che gli procacciava e presentava gli inconsapevoli clienti. Ogni aspirante ha versato 3000 euro in contanti per essere inserito nell’elenco dei partecipanti ad un corso di formazione per la Pubblica Amministrazione. Elenco, questo, dal quale l’Università degli Studi di Napoli Federico II - a dire dei due truffatori - avrebbe attinto i nominativi dei soggetti da assumere, con contratto a tempo indeterminato. come personale tecnico-amministrativo.

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza è stato delegato dalla Procura di Santa Maria Capua a Vetere ad ascoltare i soggetti raggirati  ricostruendo con dovizia di particolari la truffa ordita ai loro danni, nonché il professore universitario del Dipartimento di Economia, risultato completamente estraneo alla vicenda, di cui P.C. - ex dipendente amministrativo dell’ateneo napoletano - aveva dichiarato essere assistente e di cui aveva utilizzato abusivamente anche la sua e-mail istituzionale.

In particolare, le persone raggirate dichiaravano di essere entrate in contatto - attraverso conoscenti comuni - con PC., presentatosi come dipendente dell’Università e che sosteneva di  occuparsi dell’inserimento nell'apposito elenco degli aspiranti. Questi hanno ricevuto una prima convocazione (a firma dell’ignaro professore universitario), per la data del 15.09.2016, per la stipula del contratto e la presa di servizio, dopo aver effettuato il pagamento in contanti della somma richiesta. Le vittime hanno inoltre dichiarato che, nelle more della convocazione, si tenevano degli incontri presso un ristorante di Caserta, organizzati da LG., dove P.C. esponeva i dettagli dell’operazione di assunzione e rinviava, di volta in volta, la data per la firma del contratto di assunzione. Uno dei truffati ha inoltre specificava che in una puntata della trasmissione televisiva “striscia la Notizia”, andata in onda nel mese di maggio 2017, dal titolo “Vende posti di lavoro alla Federico II di Napoli”, aveva riconosciuto nella persona intervistata, a volto coperto, proprio il falso assistente del professore universitario, P.C..

Considerata la gravità indiziaria degli elementi raccolti nel corso dell’attività d’indagine, la Procura della Repubblica ha avanzato richiesta di sequestro preventivo del profitto del reato di truffa, pari ad 105.000 euro., nei confronti dei due soggetti autori della condotta criminosa. Il G.I.P., aderendo alla richiesta, ha quindi emesso il provvedimento di sequestro preventivo del denaro nella disponibilità dei due truffatori. Inoltre, questa Procura ha disposto l’esecuzione di perquisizioni domiciliari presso le abitazioni dei responsabili della truffa per il sequestro del profitto del reato, al cui esito è stato sequestrato denaro pari a circa 60 mila euro.



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